Casa, Osservatorio Findomestic: cala l’appeal dell’investimento nel mattone
Il mattone come investimento privilegiato? Non è più tanto vero, o meglio: l’appeal dell’investimento immobiliare sta un po’ calando fra gli italiani, tanto che solo il 35% lo giudica migliore rispetto ad altri, più sicuro (il 26%) o più redditizio (il 9%). Nei prossimi due anni il 20% degli italiani è intenzionato ad acquistare casa, anche se solo il 3% è sicuro di farlo. I fattori che più pesano per chi trova difficile investire nel mattone solo le tasse e la difficoltà di accendere un mutuo o un prestito.
Il focus mensile dell’Osservatorio Findomestic è oggi dedicato agli investimenti. Nell’ultimo anno il 36% degli italiani è riuscito a risparmiare soprattutto per far fronte a spese impreviste o per i figli. Se interrogati sugli investimenti, gli italiani in maggioranza (51%) pensano che il fattore più importante sia non perdere i propri risparmi, mentre per un altro 29% conta la possibilità di disinvestire facilmente in caso di bisogno di liquidità. Il restante 20% guarda al rendimento dell’investimento.
Una degli investimenti preferiti è da sempre la casa di proprietà, vista come un investimento per il futuro o un bene da lasciare ai figli (rispettivamente 30% e 27%) mentre per il 20% rappresenta anche la conquista dell’autonomia. Nel prossimo biennio (2017-2018) il 20% degli intervistati è intenzionato ad acquistare un’abitazione (ma solo il 3% è sicuro di farlo). Nella maggior parte dei casi (65%) si tratta di un immobile in cui si andrà ad abitare e solo il 14% l’acquisterà per investimento.
Comprare casa è ancora conveniente? Il 50% pensa che l’investimento immobiliare sia vantaggioso, mentre il 46% ritiene che non lo sia. I vantaggi di acquistare un immobile di questi tempi risiedono soprattutto nei prezzi più convenienti che in passato (68%) ma contribuiscono anche tassi di interesse più bassi (21%) e una maggiore offerta di case (19%). Chi non trova fruttuoso investire in immobili indica come motivazioni principali le troppe tasse che gravano sulle abitazioni (67%) e la difficoltà di accendere mutui o ottenere prestiti (31%). L’investimento immobiliare sta dunque perdendo attrattiva: solo il 35% del campione lo giudica migliore («più sicuro» 26%, «più redditizio» 9%). Altri sottolineano invece i lati critici dell’acquisto del mattone: per il 56% non è conveniente in quanto troppo vincolante (difficile da vendere se occorre liquidità, 37%) e troppo oneroso – sulle case pesano troppe tasse per il 19% degli italiani.

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