Comuni Rinnovabili: aumentano le fonti pulite
Gli impianti di energia da fonti rinnovabili sono presenti in oltre il 95% dei Comuni. Negli anni sono aumentate tutte le fonti, dal solare fotovoltaico a quello termico, dall’idroelettrico alle biomasse, con una distribuzione diffusa e un mix di produzione che si realizza con oltre 400 mila impianti, grandi e piccoli, presenti in quasi 8 mila comuni. Oggi il rapporto di Legambiente. Le fonti di energia verde avanzano e con essi si ridisegna il volto energetico dei comuni. Nel 2011 gli impianti da fonti rinnovabili sono aumentati in maniera decisa. Cresce anche la produzione di energia pulita, che ha contribuito lo scorso anno per il 26,6% dei consumi elettrici. È quanto evidenzia il rapporto Comuni rinnovabili 2012 di Legambiente, presentato oggi, realizzato con il contributo di GSE e Sorgenia.
Dal 2000 a oggi 32 TWh da fonti rinnovabili si sono aggiunti al contributo dei “vecchi” impianti idroelettrici e geotermici, grazie a oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, elettrici e termici, presenti nelle aree interne come nei grandi centri urbani. L’aumento dei Comuni dotati di impianti puliti è stato costante nel tempo: erano 3.190 nel 2008, sono arrivati a 6.993 nel 2010, sono ora 7.986. Si legge nel Rapporto: “La spinta delle fonti rinnovabili sta cambiando lo scenario energetico italiano con una velocità e dei caratteri difficili da comprendere se non si guarda al territorio. La prima grande novità è quella di una generazione sempre più distribuita: oltre 400mila impianti di grande e piccola taglia, diffusi ormai nel 95% dei Comuni italiani, da nord a sud, dalle aree interne ai grandi centri e con un interessante e articolato mix di produzione da fonti differenti”. Elemento significativo è che aumenta la diffusione di tutte le fonti.
E i risultati non si fanno attendere. Si è ridotta la produzione da impianti termoelettrici (quella degli impianti più inquinanti), calata di 45TWh tra il 2007 e il 2011. Sono diminuite le importazioni di fonti fossili dall’estero e le emissioni di CO2. Comincia a diminuire il costo dell’energia nel mercato elettrico. E aumentano gli occupati nel settore delle energie pulite, con oltre 100mila nuovi posti di lavoro, a cui se ne potrebbero aggiungere 250mila nelle energie pulite e 600mila nel comparto dell’efficienza e della riqualificazione in edilizia.
Un esempio particolare di innovazione energetica e ambientale arriva da 23 Comuni (la maggior parte nella provincia di Bolzano,e comunque in nord Italia) classificati come 100% rinnovabili: sono quelli in cui le fonti rinnovabili installate riescono a superare i fabbisogni sia elettrici che termici dei cittadini (riscaldamento delle case, acqua calda per usi sanitari, elettricità) attraverso un mix di impianti diversi.
“La diffusione delle fonti rinnovabili sta cambiando lo scenario energetico nel nostro Paese con una velocità e dei risultati impensabili solo pochi anni fa – ha dichiarato Edoardo Zanchini, vicepresidente e responsabile energia di Legambiente – Grazie a questi impianti abbiamo ridotto le importazioni di fonti fossili e la produzione da impianti inquinanti. Ora è il momento di dare certezze a questa prospettiva, puntando su un modello sempre più efficiente, distribuito, rinnovabile. Non sono consentiti ulteriori e incomprensibili ritardi da parte del governo nell’emanazione dei decreti di incentivo alle rinnovabili termiche ed elettriche, e serve anche più coraggio per spingere la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio”.