Crollo nell’Università di Cagliari, Cittadinanzattiva: 11 casi dall’inizio dell’anno scolastico
A seguito del crollo nell’aula magna della facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari, Cittadinanzattiva chiede al nuovo Governo nuovi fondi per l’edilizia scolastica e una Anagrafe anche per le Università
Undici crolli in appena trenta giorni dall’apertura dell’anno scolastico. “Quello gravissimo avvenuto ieri sera nell’aula magna della facoltà di Lingue dell’Università di Cagliari – denuncia Cittadinanzattiva – segue ulteriori 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole ed università di varie zone d’Italia”.
“L’edificio – si legge in una nota Ansa – aveva ospitato, sino a poco prima del crollo, alcune lezioni. Secondo quanto appreso, gli ultimi studenti sono andati via dalla palazzina, che è stata chiusa verso le 20. Il crollo si è verificato verso le 21.50 nell’edificio retrostante l’ingresso principale del complesso che ospita le facoltà umanistiche e l’aula magna della facoltà di geologia. L’edificio è collassato su se stesso e sono rimaste in piedi solo la parte inferiore della facciata e le colonne portanti che tenevano la struttura attaccata ad un’altra costruzione a forma di C, dove è stato realizzato anche l’asilo della Facoltà”.
Crolli a scuola, il monitoraggio di Cittadinanzattiva
Secondo quanto emerso dal monitoraggio dell’associazione, realizzato dal 15 settembre ad oggi, fatti simili sono accaduti, andando a ritroso in questi giorni, nella scuola elementare di Dello (BS), nella scuola media Gennari di Maratea (PZ), alla Vittorino da Feltre di Adria (RO), nell’istituto superiore Fermi-Leonardo da Vinci di Empoli, nell’istituto di via nuova Agnano di Napoli, nella Palestra della scuola Muratori di Castiglione d’Adda (Lo), all’interno dell’Università di Fisciano (Salerno), nella scuola elementare di via Fiuggi a Roma, alla primaria Doria di Vallecrosia (IM), al Liceo Cavour di Roma.
“Su quanto avvenuto a Cagliari, aspettiamo ulteriori accertamenti perché sembrerebbe trattarsi di un collassamento strutturale molto grave, non legato a un problema manutentivo – dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. – Allo stesso tempo,i casi di crolli che continuiamo a registrare dimostrano che l’emergenza dell’edilizia scolastica continua e chiediamo al nuovo Governo di intervenire con urgenza. Stanziando da subito nuovi fondi, oltre il PNRR, per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole e per effettuare le indagini diagnostiche di soffitti e solai, proseguendo quanto si era cominciato a fare nel 2017″.
Bizzarri, inoltre, ricorda agli studenti “che è possibile fare richiesta di accesso alle certificazioni per sapere come sono messe sotto il profilo della sicurezza strutturale le scuole e le università che frequentano”.
Studenti, genitori, personale scolastico possono segnalare eventuali segnali di insicurezza degli edifici scolastici attraverso la mail scuola@cittadinanzattiva.it.
45 i crolli tra fra settembre 2021 e agosto 2022
Come evidenziato nel Rapporto nazionale presentato a settembre da Cittadinanzattiva, più del 40% delle scuole è stato costruito prima del 1976 e oltre la metà è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. 45 i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022, circa un episodio ogni quattro giorni di scuola, ai quali si aggiungono gli 11 avvenuti fra settembre e oggi.
“Accanto ai fondi andrebbe garantito dal livello centrale un supporto adeguato agli Enti locali, soprattutto nelle realtà più piccole, per affiancarli dal punto di vista tecnico nella presentazione dei progetti per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole – afferma l’associazione. – Allo stesso tempo, chiediamo l’aggiornamento della Anagrafe dell’edilizia scolastica e che sia predisposto un sistema analogo per conoscere dal punto di strutturale lo stato degli Atenei italiani”.