Arrivano le prime indicazioni operative sull’applicazione del decreto legge sull’obbligo vaccinale. Nei giorni scorsi infatti il Ministero della Salute ha emanato una Circolare con le indicazioni sull’applicazione del decreto 7 giugno 2017, n. 73, recante “Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale”. Il documento ribadisce che l’obiettivo delle norme è di rendere obbligatorie le vaccinazioni verso malattie a rischio epidemico, per raggiungere e mantenere la copertura vaccinale del 95% raccomandata dall’Organizzazione mondiale della sanità per garantire l’immunità di gregge.

Spiega il Ministero della Salute che le vaccinazioni per le quali è introdotto l’obbligo sono gratuite in quanto già incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza. L’obbligo vaccinale riguarda anche i minori stranieri non accompagnati, cioè i minorenni non aventi cittadinanza italiana o dell’Unione Europea che si trovano per qualsiasi causa nel territorio dello Stato. Il documento precisa poi che il recupero dei non vaccinati o dei vaccinati parzialmente, a cura delle ASL competenti, necessita di una valutazione da parte del sanitario. “La ASL territorialmente competente ha un ruolo centrale nella prevenzione e nella verifica dell’inadempimento dell’obbligo vaccinale e nel percorso che da tale verifica prende avvio”, prosegue il Ministero. Sono previste campagne di informazione per i cittadini: dal 14 giugno sarà attivato il numero telefonico 1500 al quale risponderanno i medici del Ministero per fornire ai cittadini informazioni e risposte sulle novità introdotte dal decreto-legge. Il numero sarà attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.

La circolare del Ministero ricorda che dal 2013 c’è stato una progressiva diminuzione delle vaccinazioni, sia obbligatorie che raccomandate, che ha fatto diminuire la copertura vaccinale al di sotto della soglia di sicurezza del 95%, che protegge anche coloro che per motivi di salute non possono essere vaccinati. “Questa  tendenza – si legge nella circolare – trova la sua spiegazione nella diminuzione della diffusione delle malattie prevenibili con i vaccini che ha comportato una ridotta percezione della gravità delle medesime e uno speculare  aumento della fiducia nutrita nella c.d. medicina alternativa, anche per effetto del diffondersi di teorie  – del tutto prive di fondamento scientifico  – che mirano a enfatizzare l’entità e  la  frequenza  degli eventi avversi a vaccinazione. Anche i dati  di copertura vaccinale  relativi al 2016  confermano questo  trend”.

Il documento riporta poi l’andamento delle vaccinazioni contro il morbillo, che quest’anno ha fatto registrare un aumento fortissimo, come denunciato da settimane. “È stato registrato, in  questi mesi, un preoccupante aumento del numero dei casi di morbillo in Italia  (dal 1° gennaio al  4 giugno 2017 sono stati registrati 2851 casi , con un aumento di oltre il 500% rispetto allo stesso periodo del 2016),  oltre alla ricomparsa di malattie riscontrate per il momento  solo episodicamente e in forme meno serie che in passato (come la difterite) , e a un aumento dei  casi di malattie infettive in fasce di età diverse da quelle classiche, con quadri clinici più gravi e un  maggiore ricorso all’ospedalizzazione”.

Il decreto legge dispone dunque che dodici vaccinazioni  siano obbligatorie per i minori di età  compresa tra  zero e sedici anni (ovvero 16 anni e 364 giorni), in base alle specifiche indicazioni  contenute nel Calendario vaccinale nazionale vigente nel proprio anno di nascita: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella

In particolare, viene poi precisato quanto segue:

Per i nati dal 2001 al 2004 vi  è l’obbligo di effettuare, ove non siano già state somministrate,  oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite), l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, che sono vaccinazioni raccomandate dal Calendario vaccina le di cui al D.M. 7 aprile 1999 “Nuovo calendario delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per  l’età evolutiva” e dal Piano Nazionale Vaccini 1999 – 2000;

Per i nati dal 2005 al 2011 vi  è l’obbligo di attenersi al Calendario vaccinale incluso nel Piano  Nazionale Vaccini 2005 – 2007 che prevede, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per  legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus  influenzae tipo b;

I nati dal 2012 al 2016 dovranno attenersi al Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale  Prevenzione Vaccinale 2012 – 2014 e, quindi, effettuare , oltre alle quattro  vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus  influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C;

Per i nati dal 2017 in poi: dal momento che il 19 gennaio 2017 è stato approvato, con Intesa in  Conferenza Stato – Regioni il nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017 – 2019, dovranno rispettare il Calendario vaccinale in esso incluso. Oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge,  bisognerà effettuare l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b,  l’ant- meningococcica C, l’anti-meningococcica B e l’anti-varicella. 

Il minore è esonerato dall’obbligo di vaccinazione in caso di immunizzazione a seguito di malattia naturale, che dovrà essere certificata. Le vaccinazioni obbligatorie potranno essere omesse o differite dove c’è “un accertato pericolo per la salute dell’individuo”, che devono essere attestata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.


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