
Diritti tv, Antitrust boccia linee guida Lega Calcio per stagione 2018/2021
L’Antitrust boccia le procedure per l’assegnazione dei diritti tv del calcio per le stagioni 2018/2021. Secondo l’Autorità, mancherebbero dettagli importanti nella definizione dei pacchetti e delle regole di assegnazione, col risultato che non verrebbe garantita adeguatamente la concorrenza. Con una delibera adottata il 25 gennaio, l’Antitrust ha dunque deciso di non approvare le Linee Guida per la vendita centralizzata dei diritti audiovisivi relativi alle partite di calcio del campionato di calcio di Serie A e delle altre competizioni organizzate dalla Lega Serie A per le stagioni sportive 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021.
“Alla luce della genericità con cui i criteri di formazione dei pacchetti sono presentati nelle Linee Guida – si legge in una nota stampa – l’Autorità non ha ritenuto possibile esprimere alcuna valutazione di conformità dei medesimi alle previsioni del Decreto Legislativo 9 gennaio 2008, n. 9, e alla Legge 10 ottobre 1990, n. 287.”. Per l’Antitrust dalla lettura delle Linee Guida “non risulta possibile verificare che la definizione dei pacchetti, operata successivamente dalla Lega Calcio, sia idonea a garantire ai partecipanti alle procedure competitive esperite dalla Lega Serie A condizioni di equità, trasparenza e non discriminazione, tali da non compromettere la concorrenza nei mercati televisivi e radiofonici, per i quali i diritti audiovisivi della massima serie calcistica italiana si configurano come un elemento primario, se non essenziale”. I criteri di formazione dei pacchetti da porre in vendita non sono ben definiti e da qui l’Antitrust contesta altri elementi critici; secondo l’Autorità, inoltre, le Linee Guida predisposte dalla Lega Serie A sono, con riguardo alle regole per la procedura di gara e al rapporto con il soggetto assegnatario, in contrasto con i principi di cui all’articolo 6, comma 1, del Decreto Legislativo 9 gennaio 2008, n. 9.
“In merito alle regole di gara, l’Autorità ha osservato che risultano carenti le indicazioni circa i soggetti che possono partecipare alle procedure di assegnazione, con la possibilità che tale incertezza si risolva in ingiustificate discriminazioni”, spiega l’Antitrust, aggiungendo che i costi di accesso al segnale dovrebbero essere orientati all’effettivo costo di realizzazione. Tali criticità – conclude l’Antitrust – hanno impedito all’Autorità l’approvazione delle Linee Guida per le stagioni 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021, nella misura in cui risultano non conformi ai principi indicati nell’articolo 6 del Decreto Melandri volti a garantire ai partecipanti alle procedure competitive “condizioni di assoluta equità, trasparenza e non discriminazione”.

Scrive per noi

- Help consumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d'informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull'associazionismo che li tutela
Consumi2023.07.21Come scegliere il miglior sistema di chiusure per le proprie finestre in PVC
Consumi2023.06.15Prezzi dei beni essenziali, Federconsumatori: rincarano il doppio dell’inflazione
Stile sostenibile2019.06.29Coming soon
- Europa2017.10.07TopNews. #OurOcean, Greenpeace: “Stop plastica in mare”