L’estate 2013 è rallentata e non solo per il meteo; l’incertezza economica si riflette sul calo delle prenotazioni presso le agenzie di viaggio: -15% di incoming e -7% di outgoing rispetto al 2012. Picchi negativi in Sicilia, dove si registra un calo di presenze del 40%. Sono i dati che emergono dalle rilevazioni di Assoviaggi-Confesercenti che lancia un appello alla politica: “Abbiamo la certezza di essere abbandonati a noi stessi, ad una deriva con poche prospettive future”.
“Il 2013 – spiega Assoviaggi in una nota – si sta caratterizzando con il perdurare di una situazione climatica non favorevole; in aggiunta, la situazione di permanente incertezza istituzionale e lo scarso interesse delle istituzioni al settore del turismo hanno creato un clima di ulteriore rallentamento delle prenotazioni, riducendo al massimo i fatturati delle imprese turistiche con rischio evidente di chiusura dell’attività”.
In alcune realtà territoriali, come ad esempio la Sicilia, vi è un trend decisamente negativo: la chiusura di diversi villaggi turistici, la crisi economica e le ultime elezioni amministrative hanno contribuito a far registrare una flessione del 40% di prenotazioni rispetto all’anno precedente.
L’unico turismo che regge è quello religioso, che sconta ancora l’effetto del nuovo Pontefice e permette di registrare un incremento a Roma, ed in città d’arte in genere. In crescita anche il turismo legato alle liste di nozze e le crociere che, per la politica commerciale aggressiva dettata dall’abbassamento dei costi, contribuiscono al flusso di turisti stranieri che, scegliendo le crociere del mediterraneo, visitano le diverse località italiane.
Rispetto ai viaggi di gruppo, si registra un ridimensionamento dei gruppi e della spesa: i gruppi non arrivano a superare i 15 partecipanti e la spesa si aggira sui 600/700 euro per viaggi a medio raggio (per il lungo raggio si spendono fino a 3000 euro).  Si sono anche ridotte le richieste delle gite d’istruzione anche a causa delle rinunce dei professori ad accompagnare gli alunni.
Le destinazioni preferite dagli italiani sono le capitali europee, come Parigi, Londra e Barcellona. Per il mare si preferiscono le isole Baleari o le isole greche. Va male l’Egitto, si salva solo Sharm.
Le agenzie di viaggio chiedono a Governo e Parlamento “un intervento contro l’abusivismo nel settore, malcostume che crea evasione e non tutela i clienti.” Secondo il Presidente Amalio Guerra, un primo passo sarebbe “uniformare con correzioni il codice del turismo”. Combattere l’abusivismo significa che le istituzioni ai vari livelli devono avere gli strumenti chiari e i mezzi per fare le dovute verifiche di chi opera nel sommerso”. E’ inoltre indispensabile “scongiurare l’applicazione dell’aumento dell’Iva, semplificazione fiscale e contabile e regolamentare il web: nella vendita online devono valere le regole e i principi di garanzia nei confronti del cliente che applicano le agenzie di viaggio”.


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