Euro falsi, Banca d’Italia: nel 2016, 9% in meno di banconote tarocche in giro
Sono 74.977 le banconote che la Banca d’Italia ha riconosciuto come false nel secondo semestre del 2016: il 2,8% in più rispetto ai primi sei mesi dello scorso anno, anche se, su base annuale, si registra una flessione di circa il 9%. I tagli prediletti dai falsari sono come sempre quelli da 20€ e da 50€ (complessivamente il 79,4% degli esemplari ritirati in Italia). In particolare, nel secondo semestre del 2016 il taglio da 20€ è risultato il più contraffatto (44,8% del totale; 36,1% nel primo semestre del 2016), seguito dal 50€ (34,6%; 41,9% nel primo semestre del 2016).A livello globale, come riportato dalla Banca Centrale Europea, nel secondo semestre del 2016 sono state ritirate dalla circolazione 353.000 banconote in euro false, con un leggero incremento rispetto al primo semestre del 2016. Il 93,6 per cento delle falsificazioni è stato individuato nei Paesi dell’area dell’euro.
La falsificazione, che secondo la legge italiana costituisce un reato, è un fenomeno a cui le banche centrali pongono la massima attenzione. La Banca d’Italia coopera con le altre Banche Centrali Nazionali dell’Eurosistema (BCN) e con la Banca Centrale Europea (BCE) nell’azione di contrasto della falsificazione delle banconote.
L’opera di contrasto alla circolazione di cartamoneta falsa è stata integrata a livello europeo da un sistema informatico di raccolta e monitoraggio dei dati sulle falsificazioni (Counterfeit Monitoring System – CMS, ovvero Sistema di Monitoraggio delle Contraffazioni) e uno schema organizzativo che vede operare differenti istituzioni in ogni Paese membro. Presso la Banca d’Italia operano da un lato il National Analysis Center (NAC) con il compito di analizzare le banconote sospette di falsità e dall’altro il National Central Bank Counterfeit Center (NCC, presente presso tutte le BCN) con il compito di coordinare gli “attori” del sistema, attribuire i diritti di accesso al CMS da parte di terzi e definire la portata degli accessi.
Ma come bisogna comportarsi se si entra in possesso di banconote false? Sicuramente evitare di smerciarle alla prima occasione, visto che in questo modo si commette un reato. Dovrebbe invece farle esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle Filiali della Banca d’Italia. Se il NAC della Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota, l’esibitore viene rimborsato, senza alcuna trattenuta. Ad ogni modo, conoscere gli elementi di sicurezza delle banconote è il mezzo più efficace per proteggersi dalle falsificazioni e per evitare la perdita economica che deriva dall’accettazione di una banconota falsa.