Abbassare il livello degli alchil esteri e inasprire pene e controlli per contrastare le frodi nel settore dell’olio. Questa la ricetta contenuta nella risoluzione approvata e presentata oggi dalla senatrice e segretaria del Consiglio di Presidenza del Senato, Colomba Mongiello. L’occasione è stata il ventesimo anniversario di Ercole Olivario, concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie territoriali. Un premio che “ ha il merito di sottrarre la produzione olivicola alla marginalità . In un difficile momento di crisi come quello che stiamo attraversando, scommettere sulle eccellenze dell’olio d’oliva vuol dire non arrendersi”, ha detto il Presidente del Senato, Renato Schifani  in occasione della cerimonia per il ventesimo anniversario del riconoscimento organizzata proprio dalla senatrice Mongiello.
Nato nel 1993, l’Ercole Olivario è il premio gestito direttamente da Unioncamere  con la collaborazione delle organizzazioni degli operatori nel settore olivicolo. Riservato a oli ottenuti esclusivamente da olive italiane, il riconoscimento prevede la partecipazione c di produttori in proprio e di oleifici sociali. La cerimonia di consegna dei premi è prevista per sabato 31 marzo 2012 a Spoleto.
 “L’olio extra vergine d’oliva rappresenta senza dubbio un prodotto che unisce il Paese, da ricordare come simbolo dell’Unità d’Italia  nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità e del Made in Italy nel mondo”, ha dichiarato Colomba Mongiello nel corso della cerimonia. Al centro dell’evento l’importanza della qualità dell’extra vergine italiano e la pericolosità delle frodi a danno dei consumatori e dei produttori onesti. Nella risoluzione (n. 782)  presentata dalla Senatrice Mongiello si parla di una “carente normativa in materia, in pregiudizio della sicurezza e qualità alimentare, della redditività delle imprese agricole virtuose nonché della corretta e trasparente informazione ai consumatori”.
In particolare, si rilevano inadeguati i metodi di analisi e i parametri stabiliti dalla normativa al fine di individuare gli oli deodorati e di cattiva qualità, anche considerando che il parametro di valutazione per scoprire la presenza di “alchil esteri” è rappresentato da un valore soglia eccessivamente alto che di fatto non scoraggia la produzione di oli extravergini deodorati. “La norma di riferimento è comunitaria – ha spiegato a Help Consumatori Colomba Mongiello – Chiediamo un impegno serio al Governo affinché si faccia portavoce in Europa per tutelare veramente la produzione di eccellenza italiana.  E’ necessario abbassare la soglia al fine di favorire tutti quegli oli di qualità vergini ed extra vergini italiani”.
Non solo parametri di qualità più stretti ma anche inasprimento dei controlli e delle sanzioni. “Solo così – ha proseguito la senatrice – possiamo sconfiggere quelle imprese che fanno concorrenza sleale ai danni delle imprese sane che veramente rappresentano il Made in Italy nel mondo. Oggi ho avanzato un’altra proposta, affinché le imprese sleali non possano più ricevere aiuti comunitari. Se non avessimo tutti gli organismi preposti ai controlli, non potremmo accertare i contraffattori e gli adulteratori. Si tratta di delitti nei confronti della comunità e come tali devono essere affrontati.  Molto spesso questi istituti non hanno le forze sufficienti. Chiediamo pertanto al Ministero di essere un po’ più attento al tema delle frodi e delle repressioni”. In particolare, la risoluzione parla di un piano straordinario di controlli che preveda gli idonei accertamenti e provvedimenti più rigorosi per garantire l’autenticità delle produzioni e che l’ammissione al regime di perfezionamento attivo non debba essere autorizzata per un periodo non inferiore a due anni, al fine di prevenire e contrastare proprio le frodi.
 A cura di Silvia Biasotto
 


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