
Federalberghi: ponte Epifania chiude in positivo le partenze natalizie
Pronti, partenza, via. Il lungo week end dell’Epifania saranno circa 2,4 milioni gli italiani (l’1,7% in più rispetto allo scorso anno) chiuderanno le valigie e per concedersi l’ultima vacanza del periodo natalizio, preferendo, nel 95,9% dei casi, le città della Penisola. “Il ponte dell’Epifania completa il quadro positivo che ha contrassegnato il bilancio delle festività di Natale e Capodanno”. Si chiude in bellezza “un 2016 che registra più di 400 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive italiane”.
E’ questo il commento di Bernabò Bocca, presidente dell’associazione degli albergatori, alla lettura dei risultati di un’indagine previsionale sui consumi turistici degli italiani.
1,1 milioni partiranno in questi giorni, mentre dei restanti turisti 798 mila hanno iniziato la loro vacanza addirittura a Natale ed altri 506 mila sono fuori casa da Capodanno. Per coloro che faranno vacanza solo all’Epifania, la durata media si assesterà sulle 3,2 notti (contro le 2,9) e l’alloggio preferito sarà la casa di parenti o amici nel 36,7% dei casi, seguito dall’albergo col 20,1%. Il giro d’affari sarà di 437 milioni di euro, con una spesa media (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) che si aggirerà sui 397 euro (rispetto ai 407 euro dello scorso anno), di cui 387 euro per chi rimane in Italia e 625 euro per chi va all’estero.
Nonostante gli importanti risultati raggiunti, restano da risolvere alcune criticità che, spiega Bocca, rischiano di rendere sterili tutti gli sforzi fatti dal settore. Tra tutte, Bocca sottolinea la “piaga dell’abusivismo, che inquina il mercato e mette il piombo nelle ali degli operatori onesti”. Al riguardo, il presidente di Federalberghi ricorda che, secondo le stime del Rapporto italiano sul turismo, le presenze effettive che si realizzano sul mercato italiano sono circa un miliardo. “Ci sono dunque 600 milioni di pernottamenti che vengono venduti sul mercato nero. Rischi per la sicurezza dei turisti e dei cittadini, evasione fiscale, lavoro nero”. Vera e propria concorrenza sleale per la quale, dichiara Bocca, “chiediamo a chi ha il dovere di tutelare le imprese del turismo di non farsi ingannare dai vecchi trucchi che si nascondono dietro le nuove mode e di agire con urgenza”.

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