Feduf e Consumatori: al via Tavolo permanente sull’educazione finanziaria
Un tavolo permanente sull’educazione finanziaria per diffondere competenze di base sulla gestione del bilancio familiare e sulla pianificazione delle spese. E per aumentare l’inclusione sociale delle persone più fragili. Questa l’iniziativa messa in campo da Feduf (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio), Ubi Banca e Fondazione Triulza insieme alle associazioni dei consumatori partner del programma triennale avviato con Feduf per l’inclusione finanziaria delle persone in difficoltà economica. Un fenomeno, quest’ultimo, che la crisi ha accentuato sempre più. Nel 2017 la percentuale delle persone in povertà assoluta ha raggiunto l’8,4% mentre la povertà relativa riguarda 3 milioni di famiglie e 9 milioni di persone.
Da questi dati, e dal peso dell’esclusione finanziaria, muove le mosse il progetto. “L’esclusione finanziaria è una condizione penalizzante perché ostacola l’esercizio dei diritti di cittadinanza e per questa ragione l’educazione finanziaria può diventare uno strumento di inclusione sociale”: da questa premessa nasce il Tavolo Permanente sull’Educazione finanziaria per l’inclusione e l’innovazione sociale promosso da UBI Comunità, FEduF e Fondazione Triulza e presentato oggi nell’ambito delle attività della Social Innovation Academy di MIND.
Nel progetto ci sono le associazioni dei consumatori (non l’Adusbef) che, insieme a Feduf, hanno avviato un progetto di collaborazione e un programma dedicato alle persone in difficoltà. Questo ha portato fra l’altro a creare il portale www.curaituoisoldi.it, un sito divulgativo nel quale sono disponibili strumenti informativi semplici per orientarsi nella gestione del denaro e la sezione SOS dedicata alle situazioni di difficoltà.
Negli ultimi dieci anni, a causa della crisi economica, le condizioni materiali di una parte significativa della popolazione sono peggiorate: nel 2005 si trovava in povertà assoluta il 3,3% dei residenti in Italia mentre nel 2017 questa percentuale è più che raddoppiata e ha raggiunto l’8,4%. È aumentata anche la povertà relativa, che riguarda in tutto 9 milioni di persone. È in questo contesto che vuole dunque agire il Tavolo sull’educazione finanziaria, che come prima azione concreta prevede l’organizzazione di una serie di incontri dedicati alla formazione di operatori del terzo settore nella zona di Rho, Pero e nell’ottavo municipio di Milano, replicabili in altri territori.
“La cooperazione tra differenti sensibilità e differenti istituzioni, testimoniata in modo concreto dal Tavolo Permanente sull’Educazione finanziaria – ha dichiarato Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale di FEduF – è fondamentale per perseguire l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile. L’educazione a stili di consumo e di spesa razionali sia dal punto di vista della sostenibilità economica che ambientale è un passo avanti verso l’inclusione sociale e il rafforzamento delle difese immunitarie delle fasce più fragili della società.”
Secondo i rappresentanti delle Associazioni Consumatori “è fondamentale proseguire sulla strada della collaborazione e della creazione di utili sinergie tra mondo associazionistico, enti del terzo settore e realtà che si occupano da anni di educazione finanziaria, nell’ottica di poter dar luogo ad un dialogo sempre più costruttivo e utile a supportare le persone in maggior difficoltà”.
Sarebbe il caso di non parlare genericamente di “associazioni dei consumatori” ma di fare i nomi delle associazioni: ad esempio ADUSBEF, pur essendo un’associazione del CNCU, non fa parte di questo protocollo e ci tiene che il suo nome ne sia fuori. Vogliate, pertanto, essere più precisi e rettificare la notizia. Grazie. Avv. Antonio Tanza