Continuano a manifestarsi reazioni negative alla notizia dell’accordo tra Federazione Italiana Giuoco Calcio e Intralot, del gruppo Gamenet (concessionario di Stato per scommesse, slot, vlt).
Contrario all’accordo anche il Codacons, che annuncia una denuncia in Procura contro la Figc. “Si tratta di una scelta pericolosissima, perché pubblicizzare una società del gioco attraverso uno sport come il calcio seguito da milioni di giovanissimi, rischia di avvicinare i soggetti più a rischio al gioco d’azzardo, con possibile incentivo del fenomeno della ludopatia”, spiega l’Associazione.

Per questo il Codacons ha deciso di chiedere l’intervento della Procura di Roma, affinché verifichi se tale sponsorizzazione possa concretizzare una forma di istigazione al gioco d’azzardo, vietata dal nostro ordinamento. L’associazione annuncia inoltre un ricorso al Tar del Lazio, finalizzato a ottenere l’annullamento del contratto che lega la Figc alla società Intralot, e la richiesta al Coni di commissariare la Federazione.
“Il fatto che non sia una scelta opportuna lo dimostra la stessa Figc, quando comunica la decisione di non far apparire sulle maglie e sulle tute dei giocatori il marchio della società di scommesse”. conclude l’Associazione.

Oggi il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II”, Mons. Alberto D’Urso, ha scritto una lettera al Presidente della Figc, Carlo Tavecchio, per chiedere di svincolarsi dall’accordo con Intralot, facendo presente che “esiste un Decreto che vieta la pubblicita’ a tutte le forme di scommesse e altro sulle reti radiotelevisive”.

Anche Unione Nazionale Consumatori esprime il proprio dissenso. “Anche noi chiediamo alla Figc di sciogliere l’accordo di sponsorizzazione. Si tratta dell’ennesimo autogol del presidente Tavecchio. Siamo tornati ai tempi in cui auto e moto vestivano i colori delle marche di sigarette. Speravamo che quel capitolo fosse chiuso, ma la Figc ha fatto la bella pensata di riaprirlo. Una cosa ancora più grave, visto che il calcio è lo sport più amato e seguito dagli italiani”. Afferma Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Mentre il Governo annuncia di togliere le slot da tabaccherie ed esercizi commerciali, proposta che condividiamo, c’è chi fa passi indietro” aggiunge Dona. “Chiediamo, comunque, un provvedimento organico in materia, visto che ancora oggi si vedono pubbliità televisive sui vari siti di scommesse, 10 e lotto, Gratta e vinci e compagnia bella. Il fatto che siano legali, non vuol dire debbano essere anche pubblicizzati”


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