Dagli Stati generali delle parafarmacie arriva un “manifesto” delle parafarmacie italiane. Un insieme di proposte che “se fossero attuate riformerebbero alla radice il sistema di distribuzione del farmaco”, dicono gli organizzatori dell’evento, che si è svolto ieri a Roma alla Sapienza. Fra le proposte dei liberi farmacisti di MNLF-CULPI e FNPI ci sono le linee guida per il consiglio ai pazienti, il divieto di consegna dei farmaci per chi non è laureato, e una riforma complessiva del settore attraverso l’istituzione della “farmacia non convenzionata”.

Si parte con l’adozione da parte delle parafarmacie di alcune Linee Guida per il consiglio al paziente, una novità assoluta per la categoria, che dovrebbe coprire una serie di patologie attraverso le linee guida di società scientifiche nazionali ed internazionali su malattie quali melanoma, prevenzione cardiovascolare, gestione della sindrome influenzale, fariongotonsillite.

All’evento sono state poi illustrate due proposte dirette a combattere l’abusivismo professionale e la consegna di farmaci senza ricetta: il divieto per chi non è laureato di consegnare qualsiasi tipo di farmaco anche se ciò avviene sotto il controllo e la presenza del farmacista e l’adozione della ricetta elettronica digitale per tutte le ricette ripetibili e non ripetibili, al fine di tracciare la dispensazione del farmaco, combattere l’antibiotico resistenza e porre fine alla consegna di farmaci senza ricetta medica.


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Altro tema, che i liberi farmacisti identificano come “la riforma delle riforme”, è la proposta di avere la “farmacia non convenzionata”, che i liberi farmacisti in una nota spiegano come “la nascita di un sistema duale di distribuzione del farmaco ove accanto alle tradizionali farmacie convenzionate con il S.S.N., nascerebbero quelle non convenzionate, ove verrebbero dispensati tutti i farmaci, anche quelli con ricetta pagati direttamente dal cittadino. Farmacia non convenzionata che germoglierebbe dalla trasformazione delle attuali parafarmacie, ma con alcuni paletti sia nella proprietà (51% in capo a farmacisti) che nella distribuzione territoriale (divieto di apertura per le nuove farmacie non convenzionate nei piccoli comuni sede di farmacie sussidiate e distanza di 200 metri nelle altre sedi). Quindi tutti i servizi: autoanalisi, prenotazioni di visite e diagnostica, elettrocardiogramma a distanza, previsti nella legge 153/2009 per le farmacie da estendersi anche alla farmacia non convenzionata”.

Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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