
Mercati digitali, nuovi obblighi per i sei gatekeeper designati dalla Commissione (foto Pixabay)
Mercati digitali, nuovi obblighi per i sei gatekeeper designati dalla Commissione
La Commissione UE ha designato sei gatekeeper, ossia Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, che avranno sei mesi di tempo per adeguarsi agli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali per ciascuno dei loro servizi di piattaforma di base designati
La Commissione europea ha designato oggi per la prima volta sei gatekeeper, ossia Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft, a norma del regolamento sui mercati digitali, che avranno sei mesi di tempo per garantire la piena osservanza degli obblighi sanciti dal regolamento per ciascuno dei loro servizi di piattaforma di base designati: servizi di intermediazione online quali negozi di applicazioni software, motori di ricerca online, servizi di social network, alcuni servizi di messaggistica, servizi di piattaforma per la condivisione di video, assistenti virtuali, browser web, servizi di cloud computing, sistemi operativi, mercati online e servizi pubblicitari.
“Il regolamento sui mercati digitali – ricorda la Commissione in una nota – mira a impedire ai gatekeeper di imporre condizioni sleali alle imprese e agli utenti finali e a garantire che importanti servizi digitali siano aperti”.
A norma del regolamento la Commissione europea può designare come “gatekeeper” le piattaforme digitali che forniscono un punto di accesso importante tra imprese e consumatori in relazione ai servizi di piattaforma di base. In particolare, la Commissione ha determinato lo status di gatekeeper in relazione a servizi di piattaforma di base indicati nell’infografica:

Gli obblighi per i gatekeeper designati
Come detto, i gatekeeper hanno ora sei mesi di tempo per conformarsi all’elenco completo di obblighi e divieti a norma del regolamento sui mercati digitali, offrendo a utenti finali e commerciali dei loro servizi una scelta più ampia e una maggiore libertà.
Alcuni degli obblighi – spiega la Commissione – inizieranno tuttavia ad applicarsi al momento della designazione, ad esempio l’obbligo di informare la Commissione di qualsiasi progetto di concentrazione. La garanzia e la dimostrazione dell’effettiva osservanza spettano alle imprese designate, che devono presentare entro 6 mesi una relazione dettagliata sull’osservanza degli obblighi, in cui siano delineate le modalità adottate per ottemperare agli obblighi previsti dal regolamento.
La Commissione, quindi, monitorerà l’effettiva attuazione e l’osservanza di tali obblighi. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali, la Commissione può irrogare ammende il cui importo non superi il 10% del fatturato totale realizzato a livello mondiale dall’impresa; tale importo può aumentare fino a raggiungere il 20% in caso di recidiva.
In caso di violazioni sistematiche, la Commissione potrà adottare rimedi aggiuntivi, quali l’obbligo per un gatekeeper di vendere un’impresa o parti di essa o il divieto di acquisire altri servizi correlati all’inosservanza sistemica.

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