
Telemarketing, Adoc propone il Registro dei Consensi
Il consenso all’uso dei propri dati non può essere per sempre, dunque il consumatore devo poterlo revocare quando vuole. Sulla base di questo principio l’Adoc propone di riformare completamente il Registro delle Opposizioni, che di fatto non funziona, e di sostituirlo con un “Registro dei consensi” che permetterebbe ai cittadini di avere il controllo dei propri dati, di revocare in modo semplice il consenso dato e di rintracciare eventuali violazioni.
Questa mattina in Senato si è svolta l’audizione della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazione, in merito ai disegni di legge n. 2452 e n. 2545 sulle modifiche al Registro delle Opposizioni e il contrasto al telemarketing selvaggio, rende noto l’Adoc, che è intervenuta e ha sottolineato la necessità di riformare il Registro delle Opposizioni perché “strumento ad oggi spuntato e limitato, che non mette al riparo il consumatore da contatti invasivi e indesiderati”.
L’associazione ha invece proposto la creazione di un “Registro dei Consensi”. Si tratta, spiega l’Adoc, di “uno strumento messo a disposizione dal Garante per la protezione dei dati personali, al quale i cittadini possano accedere semplicemente registrando il proprio numero e revocando in maniera semplice e selettiva il consenso prestato, potendo – in tal modo – rintracciare anche eventuali violazioni nella cessione dei propri dati a terzi da parte di soggetti non autorizzati”. In questo modo il consumatore potrebbe accedere quando vuole alla storia e al percorso dei propri dati personali, segnalando poi al Garante Privacy eventuali violazioni. Un Registro di questo tipo “avrebbe la duplice funzione di controllo, da parte del consumatore, e di deterrente da future operazioni illegali da parte degli operatori”.
Sostiene l’associazione: “Deve radicarsi il messaggio che il consenso al trattamento dei dati personali non può essere per sempre. Il consumatore deve poter scegliere, in ogni momento, se revocare o continuare a dare il consenso e a chi. Ad esempio, perché se un contratto o un abbonamento è cessato, il consenso al trattamento dei dati non viene automaticamente revocato? Come Adoc riteniamo inoltre che sia quanto mai necessario che tutti i soggetti che raccolgono i dati personali mettano a disposizione dei consumatori delle informative sull’autorizzazione al trattamento dei dati standard, con un linguaggio comprensibile, chiaro e semplice. Che evidenzino in modo inequivocabile le modalità di revoca del consenso e che sia fatto obbligo di rilasciarne copia cartacea e/o digitale al consumatore”. Allo stesso tempo è necessario lanciare campagne di informazioni periodiche perché i consumatori conoscano i rischi legati all’autorizzazione al trattamento dei dati.

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