“È un segnale di inequivocabile rafforzamento del settore quello che arriva dalle previsioni turistiche delle imminenti festività natalizie”, commenta il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di un’indagine last minute realizzata dall’associazione. Stando ai dati, sembrerebbe in effetti che gli italiani quest’anno abbiano molta più voglia di muoversi da casa per trascorrere le ultime feste del 2016. Tra Natale e Capodanno si muoveranno complessivamente circa 14,2 milioni di italiani (+11,6% rispetto al 2015) dormendo almeno 1 notte fuori casa, muovendo un giro d’affari di circa 8,7 miliardi di euro (+9,5% rispetto al 2015).Scendendo più nel dettaglio, per la festività del 25 dicembre saranno circa di 6,9 milioni (6,6 milioni nel 2015) gli italiani che si muoveranno dalla propria città (+4,8%). Tra chi andrà in vacanza il 91% (86% nel 2015) resterà in Italia, scegliendo come destinazione una città diversa da quella di residenza (31% rispetto al 27%) o muovendosi verso una città d’arte (21% rispetto al 22%). Bene anche la montagna (27% rispetto al 31%) e il mare (11% rispetto al 12%). Mentre per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee saranno preferite dal 60% (63% nel 2015). Per l’alloggio, la sistemazione preferita resta la casa di parenti o amici (42% rispetto al 41% del 2015), seguito dall’albergo (27% come nel 2015).

Per l’ultimo dell’anno saranno circa 7,3 milioni gli italiani (circa 6,2 milioni nel 2015) che faranno il conto alla rovescia in una città diversa dalla propria, dormendo almeno una notte fuori casa, per un +18,9% rispetto al 2015. Tra chi partirà in vacanza l’83% (80% nel 2015) resterà in Italia, mentre il 17% (20% nel 2015) andrà all’estero. Per chi resterà in Italia la vacanza preferita sarà ancora in montagna (30% rispetto al 36% del 2015), seguita da una città diversa da quella di residenza (27% rispetto al 24%), dalle città d’arte maggiori e minori (27% rispetto al 23%), dal mare (7% come nel 2015). Mentre per chi andrà all’estero le grandi Capitali europee assorbiranno l’84% (come nel 2015).

Che il 2016 dovesse connotarsi come l’anno della ripresa”, afferma il presidente Bocca, “lo si era capito dai vari appuntamenti clou disseminati nell’arco dei dodici mesi ed il risultato atteso per gli ultimi giorni di dicembre rappresenta una gradita conferma”. “Certo, il risultato positivo non cancella gli anni di crisi che sono alle spalle e per ritornare ai livelli pre-recessione occorrerà ancora del tempo”.

Resta infatti alto il numero di italiani che non possono ancora permettersi di andare in vacanza: 46 milioni di italiani non si muoveranno da casa per le festività natalizie e di questi quasi 23 milioni dichiarano di non poterlo fare per motivi economici.


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