
TopNews/ Obbligo vaccini: Lorenzin va avanti. Miur: rispettare diritto allo studio
Vaccini obbligatori per l’iscrizione nelle scuole: la proposta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin non finirà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri – non è previsto in CdM l’esame di un testo di legge sul tema – ma c’è. Perché in Italia il calo delle vaccinazioni è stato consistente e il Ministero della Salute vuole correre ai ripari. Ci sono ora da contemperare due diritti: quello alla salute e quello all’istruzione. Tanto che dal Miur fanno sapere: “Si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione”.
Si vedrà dunque come procederà la questione, quanto mai d’attualità, considerato il mix di fattori che sta alla base di questa proposta: il calo delle vaccinazioni, scese in molti casi sotto la soglia di sicurezza del 95%; il peso della diffusione del morbillo; la necessità delle istituzioni sanitarie di fronteggiare le ripercussioni dei movimenti antivaccino; l’azione delle Regioni, che finora si stanno muovendo in autonomia verso l’introduzione dell’obbligo vaccinale per iscrivere i bimbi al nido e alle materne. Del resto, l’obbligo vaccinale non è neanche una novità in Italia: è stato in vigore per oltre trent’anni, decadendo solo nel 1999.
In ogni caso, dopo lo sprint al provvedimento che sembrava dato dalle parole del Ministro, è arrivata una parziale frenata. Vale a dire: il provvedimento si sta studiando ma non sarà oggi sul tavolo del Governo. Lo stesso Ministero della Salute ha diffuso ieri una nota in cui si dice: “Con riferimento alle notizie stampa secondo cui al Consiglio dei Ministri di domani non è previsto un provvedimento urgente in materia di vaccinazioni il Ministro Lorenzin precisa di non ha mai detto che il provvedimento fosse all’Ordine del giorno ma che è sua intenzione aprire una discussione con i colleghi di governo, in ampio spirito collaborativo, sottoponendo loro una proposta normativa che condizioni l’accesso alla scuola dell’obbligo alle vaccinazioni ritenute necessarie a salvaguardare la salute della popolazione scolastica”.
“Ho pronto un testo di legge che prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero – aveva detto il ministro Beatrice Lorenzin – Ho immaginato questo decreto che pone l’obbligatorietà per l’accesso alla scuola dell’obbligo, con il ministero della Salute che ogni anno dà la lista di quelle che sono le vaccinazioni obbligatorie, superando anche la dicotomia tra vaccinazioni obbligatorie e raccomandate. Tutte le vaccinazioni che sono nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza sono necessarie per la salute delle persone, poi ce ne saranno un gruppo che saranno obbligatorie per l’accesso alla scuola dell’obbligo. Ovviamente questa è una norma che può avere degli aspetti di complessità, per questo l’ho mandata alla presidenza del consiglio”. Intervistata dal Corriere della Sera, Lorenzin ha ribadito che “la popolazione non è adeguatamente protetta”, spiegando che il certificato di vaccinazione varrà per l’iscrizione alle scuole elementari. “L’obiettivo è dare sicurezza e proteggere i cittadini dal rischio di contagio da malattie infettive che nell’immaginario collettivo sono sparite – ha detto il Ministro – E lo erano davvero grazie alla profilassi. Poi si è falsamente creduto che immunizzarsi fosse inutile e i casi sono tornati a salire. Guardiamo quel che sta succedendo per il morbillo”.
Diritto all’istruzione: questo l’altra faccia della medaglia. Tanto che una nota del Ministero dell’Istruzione riferisce di un incontro che c’è stato a febbraio fra Lorenzin e il ministro Valeria Fedeli, precisando che “la Ministra Fedeli si è espressa per la tutela di bambine e bambini, e quindi per l’obbligatorietà delle vaccinazioni, sottolineando però che si deve trovare il modo per garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione. Su questo il Miur e il Ministero della Sanità stanno lavorando da oltre due mesi, perché è evidente che per la Ministra Fedeli, come per la Ministra Lorenzin, i due diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione, devono essere entrambi garantiti”.
In ogni caso dalle Regioni arriva apprezzamento per la mossa del Ministero della Salute. “Valuto positivamente l’iniziativa del Ministro della Salute di presentare a breve un provvedimento che preveda l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo – ha detto il Coordinatore della Commissione Salute per la Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta – Ovviamente guarderemo nel dettaglio in Conferenza delle Regioni le norme proposte non appena il testo sarà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni. Credo però che si sia intrapreso un percorso giusto che in una logica di prevenzione deve essere sostenuto. I dati dimostrano che alcune patologie, come il morbillo, si stanno diffondendo nuovamente e le istituzioni hanno il dovere di agire per evitare vere e proprie epidemie. Occorre considerare poi – ha concluso Saitta – che molte Regioni si sono già attivate a cominciare dall’Emilia-Romagna a cui hanno fatto seguito iniziative in Toscana, Piemonte e Lombardia, il provvedimento può quindi contribuire a dare maggiore omogeneità applicativa su tutto il territorio nazionale”.
Le Regioni finora si sono infatti mosse per conto proprio. L’Emilia Romagna è stata la prima ad aver varato una norma sull’obbligatorietà dei vaccini per iscriversi agli asili nido e ha introdotto l’obbligo vaccinale (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B) per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, a partire dall’anno scolastico 2017/2018. Il Comune di Trieste, il Friuli Venezia Giulia e la Toscana hanno varato provvedimenti che prevedono l’obbligatorietà delle vaccinazioni per iscrivere i bambini ai nidi comunali e convenzionati, e la Toscana sta esaminando una norma che prevede la possibilità di allargare l’obbligo per la fascia 0-5 anni anche alle vaccinazioni che oggi il Ministero qualifica come “raccomandate”, fra cui meningite, morbillo, pertosse, parotite, rosolia e varicella. In Piemonte è stato proposto l’obbligo vaccinale per i bambini che si iscrivono al nido e alla materna, nella fascia d’età 0- 5 anni. In Lombardia entro giugno saranno approvate le nuove regole sugli asili nido. Nel Lazio l’iter della legge è partito a gennaio. Le Regioni insomma si stanno muovendo.
Ed è a metà giornata che arriva un timing più preciso da parte del Ministero. In una nota il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, dichiara: “Come annunciato ieri ho presentato all’attenzione del Consiglio dei Ministri il testo base di decreto legge sull’obbligo vaccinale nelle scuole. Durante la seduta ho avuto conferma dal Presidente Gentiloni circa la volontà di avviare subito un approfondimento collegiale, che è già iniziato tra i tecnici della Salute, del Miur e della presidenza del Consiglio, per arrivare a varare il decreto entro la prossima settimana. Diamo tutti insieme una risposta concreta alla popolazione per la tutela della loro salute, dei loro figli e delle famiglie a fronte del drammatico calo della copertura vaccinale”.
@sabrybergamini
Notizia pubblicata il 12/05/2017 ore 17.10

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