M’illumino di meno 2018: riscoprire la bellezza del camminare
A piedi, dalla Terra fino alla Luna. È questo il simbolico obiettivo che si prefigge di raggiungere la quattordicesima edizione di M’illumino di Meno dedicata quest’anno alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi. Per raggiungere il satellite del nostro pianeta servono 555 milioni di passi. L’invito per il 23 febbraio 2018 è spegnere le luci e andare a piedi: una marcia, una processione, una ciaspolata, una staffetta, una maratona o una mezza maratona, un ballo in piazza o un pezzo di strada dietro alla banda musicale del paese. Per le scuole c’è il Pedibus e per chi va in auto, fare un pezzo a piedi.
Negli anni M’illumino di Meno è diventata la festa degli stili di vita sostenibili, quelli che fanno stare bene senza consumare il pianeta e, dicono gli organizzatori, ovvero la redazione di Caterpillar di Radio2, “c’è mancato poco che diventasse legge dello Stato: due proposte, alla Camera e al Senato, hanno chiesto l’istituzione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili”.
Venerdì 23 febbraio sarà anche l’occasione per festeggiare il compleanno del Protocollo di Kyoto, il tentativo dell’umanità di salvare la Terra dalla distruzione indotta dai cambiamenti climatici.
Negli ultimi 14 anni il mondo è cambiato: l’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Tanti italiani hanno sul tetto di casa i pannelli fotovoltaici e tutti i governi del mondo hanno fatto altri accordi, a Parigi nel 2015, per ridurre i danni dei cambiamenti climatici. Tutti tranne uno dei più importanti.
Spegnere le luci è allo stesso tempo un’iniziativa simbolica e concreta che testimonia il proprio interesse al futuro dell’umanità: si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti – la Torre di Pisa, il Colosseo, l’Arena di Verona -, i palazzi simbolo dell’Italia – Quirinale, Senato e Camera – e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M’illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.