Energia, il prezzo fisso… non è fisso. L’Antitrust multa EstEnergy per 1 milione
L’Antitrust ha multato EstEnergy per 1 milione di euro perché ha inviato una comunicazione ai clienti in cui si congratulava per la scelta di offerte energia a a prezzo fisso. Ma per molti utenti le condizioni dei contratti erano invece a prezzo variabile indicizzato o lo sarebbero diventate a breve
Il prezzo fisso nel contratto di energia… non era fisso. “Gentile cliente, buone notizie per lei! Ha fatto la scelta vincente: avendo lei sottoscritto una delle nostre offerte a prezzo fisso, la sua bolletta non risentirà dei recenti rincari dei prezzi di energia elettrica e gas”. Questa la comunicazione che alcuni clienti di EstEnergy si sono visti arrivare nel 2021. Per errore però, perché nel caso di molti utenti le condizioni economiche di fornitura energia erano a prezzo variabile indicizzato o lo sarebbero diventate a breve. Per questo motivo l’Antitrust ha sanzionato la società EstEnergy spa (appartenente al gruppo Hera) per 1 milione di euro.
Le condizioni economiche di fornitura dei servizi gas e luce erano «dal contenuto ingannevole e fuorviante nei confronti di parte della clientela destinataria», argomenta l’Antitrust nel provvedimento, pubblicato sul bollettino del 20 febbraio.
La segnalazione erano arrivate da da Federconsumatori (sezioni territoriali di Udine e Pordenone), Adiconsum (sezioni di Padova – Rovigo e Friuli Venezia Giulia) e Codici.
EstEnergy e la comunicazione prezzo fisso inviata ai clienti
Il procedimento riguarda la condotta di EstEnery sulle condizioni di fornitura dei servizi di luce e gas.
Il 28 settembre 2021, spiega l’Antitrust, la società ha inviato alla propria clientela – via posta elettronica, attraverso l’area riservata del sito web, o in allegato alle bollette del bimestre ottobre-novembre 2021- una “Comunicazione di servizio relativa alla sua fornitura” (o “Comunicazione prezzo fisso”) nella quale si congratulava con il cliente per la scelta di un’offerta a prezzo fisso e lo invitava a diffidare delle offerte alternative avanzate da operatori concorrenti.
«La Comunicazione prezzo fisso risultava caratterizzata da un contenuto rassicurante circa il fatto che l’offerta di EstEnergy non avrebbe risentito delle oscillazioni di mercato poiché basata su un prezzo fisso – si legge nel provvedimento Antitrust – Nel caso di molti utenti, invece, le condizioni economiche erano a prezzo variabile indicizzato o lo sarebbero diventate a breve».
Antitrust: la società non ha rettificato la comunicazione
La Comunicazione prezzo fisso, con la quale la società si congratulava con il cliente, in realtà è stata inviata a un insieme di titolari di contratti già passati a condizioni di prezzo variabile. E questo ha causato nei clienti “l’erronea convinzione di avere un contratto a prezzo fisso come tale non esposto a variazioni delle tariffe”. Il problema connesso è che, anche dopo essersi resa conto dell’errore, la società non ha rettificato tempestivamente la comunicazione.
Come spiega l’Antitrust, dalle ispezioni è emerso che «fin dal mese di ottobre 2021, EstEnergy, a seguito delle segnalazioni di alcuni clienti e delle informazioni scambiate tra gli stessi dipendenti, fosse consapevole dell’errore in cui era incorsa» ma «pur ponendosi il problema di dover fornire una giustificazione alla clientela, non ha provveduto tempestivamente alla rettifica della stessa e non ha chiarito le condizioni economiche ai consumatori finali coinvolti almeno sino al maggio 2022». A chi si è reso conto delle modifiche nelle condizioni di fornitura dalle prime bollette del 2022 e ha chiesto chiarimenti “«venivano fornite informazioni fuorvianti da parte del servizio clienti di EstEnergy».
Assistenza clienti con “informazioni distorte” fino ad aprile 2022
«Pertanto, EstEnergy, pur consapevole, sin dal mese di ottobre 2021, dell’erroneo invio della Comunicazione prezzo fisso anche ai consumatori con contratto a prezzo variabile, non ha nemmeno adeguatamente informato gli addetti all’assistenza clienti che hanno continuato a diffondere alla clientela informazioni distorte fino all’aprile 2022», spiega l’Antitrust nel provvedimento.
Solo dopo la sollecitazione dello Sportello del Consumatore, attivata dalle Associazioni dei consumatori, EstEnergy ha inserito una nota esplicativa nelle bollette emesse dal 20 maggio 2022 e si è adoperata, il 31 maggio 2022, per fornire, attraverso lo Sportello del Consumatore, una spiegazione sul disguido tecnico-informatico.
Di conseguenza, «a causa del contenuto erroneo della Comunicazione in esame e rettificato solo dopo oltre sette mesi (maggio 2022)» la pratica contestata per l’Antitrust è ingannevole perché la comunicazione prezzo fisso «dava una informativa errata sulle condizioni economiche dell’offerta ai consumatori con un contratto, in realtà, già divenuto a prezzo variabile, condizionandoli nelle scelte commerciali realizzabili». Da qui la decisione di multare EstEnergy per 1 milione di euro.