Povertà energetica, in Italia riguarda 2,2 milioni di famiglie e il 10% dei minori
In Italia ci sono 2,2 milioni di famiglie in condizioni di povertà energetica. Fra queste 950 mila minori che vivono in ambienti scarsamente riscaldati, rinfrescati o illuminati
In Italia ci sono 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica. E la povertà energetica riguarda 950 mila minori che vivono in ambienti poco salubri, scarsamente riscaldati, rinfrescati o illuminati. I dati sono del Rapporto 2023 sullo stato della povertà energetica in Italia, presentato a giugno dall’Osservatorio italiano sulla povertà energetica (Oipe). Sono numeri ripresi a loro volta dalla Cgia di Mestre e rilanciati oggi da Codici, che denuncia come i numeri della povertà energetica – coinvolgendo in tutto 5 milioni di persone – rappresentino un “campanello d’allarme per il sovraindebitamento”.
Povertà energetica per l’8,5% delle famiglie
Secondo l’Oipe nel 2021 (dati del rapporto 2023) ci sono 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica, 125 mila in più rispetto all’anno precedente. Sono l’ 8,5% delle famiglie, con un aumento di mezzo punto percentuale legato all’aumento dei prezzi di elettricità e gas.
La povertà energetica è definita come “difficoltà di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici, ovvero alternativamente, in un’accezione di vulnerabilità energetica, quando l’accesso ai servizi energetici implica una distrazione di risorse (in termini di spesa o di reddito) superiore a un valore normale”.
È un fenomeno che ha una diffusione eterogenea fra le regioni: si va dal 4,6% delle Marche al 16,7% della Calabria. Sopra la media nazionale stanno Trentino Alto Adige, Campania, Sardegna, Abruzzo, Sicilia, Basilicata, Molise, Puglia e Calabria. A livello territoriale, si legge nel rapporto, si è registrata una considerevole riduzione della quota di famiglie in povertà energetica nelle Isole, anche in conseguenza di un inverno più mite rispetto alla media degli ultimi 30 anni ; è invece aumentata la percentuale di famiglie in povertà energetica nelle altre macroaree, in particolare al Sud e nel Nord Est.
Povertà energetica per 950 mila minori
La povertà energetica coinvolge 950 mila minori, il 10%, che vivono in 583 mila famiglie in povertà energetica, con una maggiore incidenza fra le famiglie straniere.
L’Osservatorio ha condotto infatti, su sollecitazione di Save the Children, un approfondimento sulla diffusione della povertà energetica fra i minori.
“Questo studio suggerisce come il 10 per cento dei minori risieda in ambienti poco salubri, scarsamente riscaldati e/o raffrescati, oppure poco illuminati e come questa situazione sia particolarmente esacerbata tra le famiglie di immigrati, un aspetto finora poco studiato”.
Sono bambini, soprattutto i più piccoli, esposti a rischi maggiori come l’aumento di problemi respiratori, una minore qualità del tempo vissuto in casa e in ultima analisi un’influenza negativa sulle prospettive di mobilità sociale. L’incidenza della povertà energetica nelle famiglie con minori è 2,5 volte più alta nelle famiglie straniere.
Codici: “Basta una bolletta a rompere equilibri precari”
Codici riprende i dati sulla povertà energetica (a sua volta rilanciati dalla Cgia Mestre) e denuncia che sono già sottostimati.
«Sono numeri preoccupanti – commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, perché sono riferiti al 2021. Si tratta, quindi, del periodo precedente la crisi energetica che ha investito l’Italia ad inizio 2022. Sono dati, dunque, sottostimati, perché la situazione è peggiorata».
Prosegue Giacomelli: «Da diversi mesi, fortunatamente, le bollette sono in calo, ma lo shock energetico ha lasciato segni profondissimi. Un quadro allarmante, perché povertà energetica significa famiglie in difficoltà economica. Si spiega anche così l’aumento dei casi di sovraindebitamento. Una realtà che tocchiamo con mano con i nostri Sportelli, che ricevono quotidianamente segnalazioni e richieste di aiuto. È bene, quindi, non sottovalutare la situazione. Basta una bolletta a rompere equilibri precari, mettendo in ginocchio famiglie in difficoltà nel far quadrare i conti».