Falsi invalidi e falsi poveri nel mirino della Guardia di Finanza. C’era chi andava a presentare una falsa dichiarazione Isee a bordo di un Suv, chi era malato ma andava a caccia di tartufi, un falso invalido che tagliava legna per l’inverno. Ma il problema principale sta nel fatto che le risorse erogate dallo Stato sono state sottratte a tutte le persone che davvero ne hanno bisogno. Dall’inizio dell’anno l’attività dei militari della Guardia di Finanza sull’intero territorio nazionale ha permesso di scoprire e denunciare 1.844 falsi poveri e 1.565 falsi invalidi e persone che hanno indebitamente percepito erogazioni a sostegno del lavoro, costati alle casse dello Stato oltre 60 milioni di euro, “risorse sottratte a chi veramente si trova in stato di bisogno ed ai cittadini onesti”, spiegano le Fiamme Gialle.
Il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma ha scoperto 418 italiani residenti all’estero che percepivano indebitamente l’assegno sociale di povertà. I truffatori sono stati tutti denunciati all’Autorità Giudiziaria ed oltre ai 9 milioni di euro di cui è partito il recupero, altri 2,5 milioni saranno risparmiati ogni anno dall’Inps.
La Finanza ha esaminato, in collaborazione con l’Inps, oltre 170 mila prestazioni erogate e ha individuato centinaia di posizioni da approfondire, in particolare cittadini iscritti all’Anagrafe dei Residenti all’Estero, che continuavano a percepire l’assegno sociale, anche attraverso persone delegate alla riscossione. Le indagini fatte – attraverso intelligence, banche dati, accertamenti bancari – “hanno permesso di confermare la regolarità di alcune posizioni, ma di accertare che nella maggior parte dei casi si trattava di truffa ai danni dello Stato. Oltre al sequestro delle somme indebitamente percepite e di beni di corrispondente valore, è immediatamente partita la revoca dei benefici da parte dell’ente previdenziale nei confronti dei truffatori”.
Nell’ambito dei controlli sui finti poveri, si segnala che in provincia di Belluno 10 persone hanno dichiarato redditi di gran lunga inferiori a quelli percepiti non solo per pagare meno tasse, ma anche per godere di alloggi di edilizia residenziale pubblica, buoni libro e borse di studio per i figli. Uno di questi si recava a presentare la falsa dichiarazione Isee direttamente a bordo del suo Suv. A Tolmezzo, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Udine hanno, invece, scoperto un falso invalido che dal 2005 percepiva la pensione di “cecità assoluta”: il pensionato è stato sorpreso a tagliare la legna per il periodo invernale.
Altri esempi segnalati dalle Fiamme Gialle: un dipendente scolastico di Pieve Santo Stefano (AR), a riposo medico da oltre un mese per un infortunio falsamente certificato dal proprio medico curante, andava, invece, per i boschi a caccia di tartufi con i suoi cani.
In provincia di Brindisi, invece, i finanzieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno scoperto un’altra truffa ai danni dell’Inps ad opera di un imprenditore agricolo e 108 falsi braccianti che, fittiziamente assunti senza aver mai lavorato, hanno beneficiato illecitamente degli speciali trattamenti assistenziali previsti per i lavoratori dell’agricoltura: indennità di disoccupazione, maternità e malattia per oltre 500.000 euro.


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