XII Sessione Cncu-Regioni, il dibattito accende la mattinata
Il dibattito che si è svolto questa mattina si è focalizzato sulla partecipazione, sulla regolazione del mercato e sui servizi pubblici. “La regolazione del mercato è da considerarsi un bene pubblico” ha detto Paolo De Santis, vice presidente vicario di Unioncamere Lombardia, “perché garantisce benefici a tutti gli attori”.
Il vice presidente ha ricordato che “alla base dell’attività delle CCIAA c’è la correttezza dei comportamenti tra le imprese”. E’ su questo settore – ha aggiunto De Santis – che entra in gioco la partecipazione attiva tra le parti che deve essere necessariamente corrette: il confronto dialettico tra le rappresentanze dei consumatori e delle imprese deve fare i conti con un mercato sempre più complesso caratterizzato da un insieme di azioni che rendono più difficile, per il consumatore, capire quali sono gli aspetti essenziali di un prodotto rispetto ad un altro”. Secondo De Santis “stanno emergendo anche nuove istanze etiche. Prendiamo ad esempio il credito al consumo: sull’argomento l’attenzione di tutti deve essere sempre alta e la partecipazione dei consumatori attiva, anche e soprattutto attraverso i canali camerali”.
Sui servizi pubblici si è concentrato Antonio Gaudioso, Cittadinanzattiva, ricordando che “c’è la necessità di cambiare il sistema tariffario dei servizi pubblici collegando il prezzo alla qualità”. Oggi – ha detto Gaudioso – non è così ed ha portato ad esempio quanto accade in tre settori “chiave”: rifiuti, asili nido e acqua. “A Napoli le tariffe per la gestione dei rifiuti sono tra le più alte d’Italia ed in cambio il servizio non può dirsi eccellente”. Gaudioso ha ricordato le sanzioni irrogate dall’Europa che hanno sanzionato le condotte dell’amministrazione campana nel settore dei rifiuti. Poi ci sono gli asili nido. Una norma degli anni 70 – ha spiegato Gaudioso –imponeva un numero di strutture da realizzare entro la fine degli anni 70. Ad oggi quell’obiettivo non è stato ancora raggiunto e intanto le tariffe che i genitori sono costretti a sborsare aumentano ogni anno di più nonostante stiamo parlando di un servizio necessario per il welfare pubblico. E sull’acqua? Gaudioso ha posto l’accento sul canone di depurazione definendolo un paradosso in quanto veniva pagato anche quando non c’era un vero e proprio sistema di depurazione.
Sulla rappresentanza anche l’intervento di Francesca Arnaboldi, Confconsumatori, che ha esortato le associazioni a far sentire maggiormente la propria voce. Un mondo – quello delle Associazioni dei Consumatori – che deve cambiare mostrandosi al mondo esterno come più unito e compatto.
di Valentina Corvino
