“Sull’Italia pende ancora una volta una procedura di infrazione per l’eccesso di indebitamento (deficit)” e Bruxelles avvisa: “in tempi brevi il governo italiano deve aggiustare i conti pubblici. Servono circa 3,4 miliardi di euro, una manovra bis che vale lo 0,2 per cento del Prodotto interno lordo”, è quanto si apprende da la Repubblica.

“Non appena 6 mesi fa il Governo ci rassicurava sul fatto che su Mps non avrebbero pagato i cittadini e che non ci sarebbe stata alcuna manovra bis. Come volevasi dimostrare, siamo già a metà dell’opera, infatti non riusciremo a scampare nemmeno alla manovra bis da 3,4 miliardi di euro. L’Unione europea boccia il piano di bilancio per l’Italia e il nostro deficit si attesterà attorno al 2,4€% del Pil”, commenta Codici. “L’Unione Europea infatti ci ha dato un ultimatum, se non aggiusteremo i conti pubblici ci aspetta una procedura di infrazione per deficit eccessivo”.

“L’ultimatum di Bruxelles era uscito dalla porta alla vigilia del referendum”, continua Codici, “per rientrare dalla finestra con l’anno nuovo, con un ulteriore regalo da parte nostra: al debito pubblico italiano abbiamo aggiunto 20 miliardi di euro per salvare le banche nostrane. Tenendo presente che questi 20 miliardi, a detta degli esperti, non sarebbero nemmeno sufficienti, come risultato abbiamo ottenuto: un ulteriore aumento del debito pubblico ed un declassamento del rating italiano”.


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