Buy Now Pay Later, finanziamenti a più 133% in due anni (Foto Pixabay)

Avanza il Buy Now Pay Later, con importi più che raddoppiati in due anni. Questa forma di pagamento – letteralmente “acquista ora, paga dopo” – sta crescendo, trainata dal commercio elettronico e dalla facilità d’uso. Nel secondo trimestre del 2024 gli importi erogati di BNPL sono cresciuti del 133% rispetto al primo trimestre 2022. Millennials e Generazione X rappresentano il 76% chi di utilizza il BNPL ma l’uso si diffonde anche fra gli utenti più maturi. E più della metà degli utilizzatori ha sottoscritto almeno 2 contratti di BNPL, mentre il 16% ne ha 5 o più.

Sono i dati diffusi da un recente report CRIF che sottolineano la crescita di questo strumento di pagamento.

Buy Now Pay Later, come funziona (e quali sono i problemi)

Come spiega in un recente dossier la Banca d’Italia, «l’aumento della digitalizzazione nel mondo finanziario e dell’e-commerce ha favorito la forte crescita del “Buy Now Pay Later” (BNPL), che nella sua forma tradizionale consiste in un finanziamento a breve termine di importo contenuto, con il quale il consumatore fraziona il pagamento di un acquisto in un numero variabile di rate senza interessi».

La piattaforma che offre il servizio paga il prezzo del prodotto al fornitore, applicandogli una commissione. Il consumatore di solito suddivide il pagamento in poche rate da ripagare alla piattaforma mensilmente senza interessi, ma con la previsione di penali per l’eventuale ritardo nei pagamenti. Si tratta dunque nella forma più tradizionale di un finanziamento a breve termine per importi contenuti e da rimborsare in un numero variabile di rate: la prima al momento dell’acquisto e le successive a scadenze predefinite. Il problema? Il rischio di sovraesposizione debitoria e la tutela dei consumatori.

Le piattaforme sono infatti di facile uso e valutano le richieste di credito spesso in modo istantaneo; attraggono i giovani; le spese che vengono fatte riguardano soprattutto beni voluttuarie. Bisogna dunque valutare tutti questi aspetti in relazione alla tutela dei consumatori perché «potrebbero favorire acquisti impulsivi ed eccessivi rispetto alle capacità di spesa degli acquirenti determinando per gli utilizzatori l’accumulo inconsapevole di una quantità di debito complessivo non sostenibile», scrive Bankitalia nel report del 2022.

La crescita del BNPL

Il dossier CRIF evidenzia che negli ultimi anni le forme di pagamento  “Buy Now, Pay Later” (BNPL) “hanno continuato a far registrare un’ampia espansione, segnando una crescita significativa rispetto agli altri metodi di pagamento alternativi e ai tradizionali prestiti e cambiando le abitudini di consumo delle generazioni più digitalizzate”. È soprattutto dall’inizio della pandemia che questa forma di pagamento si è affermata anche in Italia, anche se con una crescita meno intensa rispetto ad altri mercati.

«Questo trend di crescita del BNPL può essere attribuito a una serie di fattori interconnessi – commenta Simone Capecchi, Executive Director di CRIF – In primo luogo, l’integrazione sempre più profonda nel commercio elettronico ha reso il BNPL una modalità di pagamento alternativa particolarmente comoda e user-friendly per gli acquisti online dei consumatori. Questa facilità di utilizzo ha favorito una rapida diffusione, soprattutto tra i consumatori digitalmente più attivi. Inoltre, l’espansione del BNPL in nuovi settori, come il turismo, i viaggi, e l’abbigliamento, ha ulteriormente ampliato la base di utenti, estendendo la portata di questi servizi oltre l’e-commerce tradizionale. Infine, i cambiamenti nelle abitudini di consumo riflettono una crescente preferenza per soluzioni di pagamento flessibili».

L’analisi dei contratti concessi a partire dal 2022 evidenzia un trend di crescita sostanziale del BNPL rispetto ai tradizionali “Small Ticket” (prestiti sotto i 5.000 euro). Mentre questi finanziamenti mostrano un aumento contenuto degli importi erogati (+12%), i contratti BNPL hanno raggiunto un incremento del 133% nel secondo trimestre del 2024 rispetto al primo trimestre del 2022.

Questa forma di pagamento, fra l’altro, si è evoluta e oggi è usata anche da consumatori più maturi (non solo dai giovani) e con maggiore stabilità finanziaria.

Altro elemento da rilevare è l’aumento del numero di contratti BNPL per utente: solo il 46% ha un solo contratto, e più della metà di chi fa ricorso al Buy Now Pay Later in Italia ha sottoscritto almeno due contratti BNPL. Cresce la quota di utilizzatori con cinque o più contratti, che nell’ultimo anno è aumentata dal 13% al 16%.

«La nostra analisi evidenzia alcuni aspetti interessanti. Innanzitutto, il successo dei BNPL non è circoscritto a una singola fascia d’età: sebbene Millennials e Generazione X siano i principali utilizzatori, anche i Baby Boomers stanno adottando questo strumento con crescente interesse – ha detto Antonio Deledda, Executive Director di CRIF – Questo dimostra come il BNPL sia ormai in grado di rispondere alle esigenze di un pubblico molto diversificato e si sia consolidato nelle abitudini dei consumatori. Pur restando prevalente l’utilizzo in singole occasioni, si osserva una tendenza verso un impiego più frequente, segno che le aziende stanno sviluppando strategie di fidelizzazione e personalizzazione dell’offerta. Altro elemento peculiare, il BNPL in Italia si conferma inoltre un acceleratore dell’inclusione finanziaria, rappresentando la scelta privilegiata per oltre 60% di coloro che si affacciano al credito per la prima volta, i cosiddetti New to Credit».


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