Salva banche, Confconsumatori contro Nicastro: pronti a fare causa
Roberto Nicastro, presidente delle quattro nuove banche (Carife, Carichieti, Etruria e Banca Marche) ha annunciato in questi giorni di aver avviato azioni di responsabilità e richieste di risarcimento per un totale di 1 miliardo di euro nei confronti di 146 soggetti. In particolare, si legge da fonti di stampa, su Carife il petitum è sopra i 100 milioni verso 31 soggetti, in Banca Marche per circa 390 milioni verso 59 soggetti. Sono azioni di risarcimento quelle per Carichieti pari a 208 milioni verso 21 soggetti e per Etruria (circa 300 milioni verso 35 soggetti.
L’assunzione di questa posizione sembra avvalorare la tesi di Confconsumatori, secondo cui le Banche non sono affatto nuove e di conseguenza sono tenute a risarcire gli obbligazionisti. Non si può pensare infatti, dicono dall’associazione, che “la cessione d’azienda abbia potuto trasferire i crediti risarcitori nei confronti degli ex amministratori e non anche i debiti dovuti ai comportamenti illegittimi di ex amministratori e dipendenti che hanno “appioppato” ad ignari ed inesperti risparmiatori titoli bancari ad alto rischio contro le subordinate”.
Considerando questa situazione, Confconsumatori si chiede se Nicastro intenda proseguire su questa linea, secondo la quale le sue Banche prendono i crediti ma lasciano i debiti e soprattutto i risarcimenti dei danni, oppure se intende accettare l’obbligo di risarcire le vendite di bond subordinati fatte in violazione delle norme del TUIF. “Non vogliamo partecipare ad alcun incontro convocato da Nicastro (20 aprile, ndr) per confrontarci con le nuove/vecchie Banche su documenti ed intenti fumosi e generici”, annunciano da Confconsumatori.
“Temiamo che le pseudo nuove aziende, col comportamento irrazionale che stanno tenendo, raccoglieranno il record del numero di cause civili nel paese da parte dei migliaia di obbligazionisti che stanno proponendo le azioni civili”.