Non tutti sono esperti di economia e finanza, ma tutti sanno che cosa è la moneta elettronica, perché  è uno strumento di pagamento fondamentale nel mondo in cui viviamo oggi. E’ molto importante però capire che uso se ne fa, perché anche ad essa sono legati dei costi, come a tutto d’altronde. E’ quindi buona norma mettere le migliori carte di credito a confronto in modo da trovare quella che più si adatta al nostro profilo di compratori.
Economia e cultura possono andare a braccetto: lo dimostra un’iniziativa lanciata in Piemonte, dove è stata inaugura la prima carta di credito amica della cultura. Con questa carta, promossa dalla Regione Piemonte in collaborazione con  CartaSì, per ogni acquisto effettuato il tre per mille sarà destinato a enti e musei piemontesi. I fondi così raccolti andranno a sostegno di un “Fondo per la cultura”, gestito da Finpiemonte, società finanziaria della Regione Piemonte che da oltre trent’anni si occupa di sostenere lo sviluppo del territorio.
Questo progetto, che non ha precedenti in Italia, nasce con l’obiettivo di promuovere “un nuovo modello di sostegno alle risorse pubbliche” anche con l’aiuto di finanziatori privati, come ha spiegato Roberto Cota, Presidente della Regione Piemonte. Michele Coppola, Direttore Commerciale di CartaSì, ha previsto che grazie alla nuova carta di credito sarà possibile raccogliere in 12 mesi circa 250 mila euro a favore degli enti culturali piemontesi. CartaSì si è inoltre impegnata a destinare all’iniziativa complessivamente 100 mila euro nei primi tre anni del progetto.
La carta amica della cultura consentirà di destinare lo 0,3% di ogni transazione eseguita a musei ed enti del Piemonte, senza alcun costo aggiuntivo per il titolare. Per i clienti che la sceglieranno sono previsti numerosi vantaggi: un plafond di 2.600 euro mensili, tempi di addebito lunghi (60 giorni da data estratto conto), servizi di emergenza e copertura assicurativa gratuita sugli acquisti effettuati. È prevista anche il lancio di un’analoga carta prepagata a sostegno della cultura.
Molte istituzioni culturali piemontesi hanno già aderito al progetto, come il Museo Nazionale del Cinema, il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Regio, la Reggia di Venaria Reale, Film Commission Torino Piemonte e Fip-Film Investimenti Piemonte. E sembra che molte altre regioni si stiano muovendo per promuovere simili iniziative nel loro territorio.
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