“Ampliare l’uso obbligatorio della fatturazione e dei pagamenti elettronici”: è la raccomandazione che lo scorso maggio la Commissione europea ha rivolto all’Italia. Il costo di gestione di monete e banconote è ancora troppo alto – 10 miliardi l’anno secondo le stime di the European House-Ambrosetti – e anche se i pagamenti digitali si stanno diffondendo fra gli italiani, i costi elevati della carte stanno frenando lo sviluppo e la diffusione dell’e-payment.

Tutto questo in un mondo che cambia rapidamente. Basti ricordare che a maggio è sbarcato in Italia Apple Pay, il sistema di pagamento con iPhone: bisogna avvicinare l’iPhone al terminale (o POS) tenendo il dito sul sensore Touch ID per essere autenticati e fare il pagamento. Se dunque il cambiamento è dietro l’angolo, anzi ancora più vicino, i costi delle carte di sicuro rappresentano un freno. A ricordarlo è il Movimento Difesa del Cittadino per voce del suo presidente Francesco Luongo: “Il tema dei pagamenti digitali è sempre più centrale per l’economia di un Paese che deve aprirsi alla nuova era dei servizi elettronici, beneficiando dei vantaggi che ne derivano in termini di sicurezza e di tracciabilità degli acquisti. Purtroppo da una parte la scarsa conoscenza degli strumenti e dall’altra i costi ancora troppo elevati delle carte stanno frenando la domanda commerciale,  lo sviluppo e la crescita del Paese. Per non parlare della nostra pubblica amministrazione che è rimasta al contante e ai canali di pagamento tradizionale”. Il Pos è obbligatorio per negozianti e professionisti ma non sono previste sanzioni. Eppure fra i consumatori la spesa senza contanti ormai è una realtà e, ricorda MDC, dal 2014 al 2016 le operazioni con PagoBancomat sono cresciute del 30%, raggiungendo i 115,4 miliardi di euro.

“Dobbiamo renderci conto che i pagamenti digitali rappresentano ormai un importante servizio che un’economia moderna non può non offrire ai propri cittadini. Ma le banche devono abbassare i costi di gestione delle carte se non vogliono essere tagliate fuori dai nuovi operatori – ha aggiunto Luongo – Ormai è partita la corsa delle App come Apple Pay che darà, inevitabilmente, uno scossone al mercato. E se la tecnologia contactless ha agevolato i pagamenti col telefonino (gli italiani che pagano il conto del ristorante o le bollette di casa con lo smartphone sono cresciuti del 63%) a rivoluzionare il mercato sarà l’architettura peer-to-peer che, a differenza del contactless, non si appoggia ai circuiti delle carte di credito permettendo di abbattere una volta per tutte le commissioni”.


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