Il testo della proposta della Commissione europea per garantire maggiore sicurezza ai piccoli risparmiatori non convince pienamente il Parlamento che ha deciso di rinviare il documento in attesa di una soluzione migliore. L’idea di introdurre un nuovo documento esplicativo, che deve essere fornito dai consulenti di investimento agli acquirenti, sembra non garantire pienamente la protezione dei piccoli investitori che necessitano invece di informazioni accurate sui possibili rischi e sui costi dei prodotti di investimento che potrebbero acquistare. Il voto del Parlamento boccia quindi gli standard d’informazione proposti dalla Commissione, definiti “imperfetti e fuorvianti“.

Tali standard dovranno essere rispettati dai fornitori di “prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati” (PRIIPs in inglese) nel “documento chiave per gli investimenti” (KID), che dovrà essere offerto ai consumatori per aiutarli nei loro investimenti. La Commissione europea ha proposto l’introduzione del KID in seguito alla crisi finanziaria globale, per il miglioramento delle misure di protezione per i principali prodotti acquistati dai piccoli investitori. Secondo la Commissione, “la crisi finanziaria ha evidenziato la necessità di un quadro normativo che fornisca una base solida per prendere decisioni informate e per far sì che gli investitori possano fidarsi delle informazioni e dei servizi che ricevono”.

Il KID dovrà essere un documento univoco di 3 pagine che fornirà agli investitori una panoramica semplice dei dettagli più importanti legati al prodotto che acquistano, comprese le spese, i rischi e il potenziale rendimento.

La proposta era stata sostenuta dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, ma quando la Commissione ha presentato un progetto complementare sulle norme tecniche alla base del formato e della metodologia utilizzati per compilare il KID, il Parlamento ha giudicato tale progetto come inadeguato. La Commissione disporrà ora di un altro anno per elaborare proposte alternative sugli standard per il KID e, qualora fossero concordate dal Parlamento e dal Consiglio, il KID potrebbe essere introdotto dal 1° gennaio 2018.


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