Sanremo è Sanremo perché non mancano mai le polemiche. Sulle dichiarazioni politiche, sui cantanti che partecipano e sugli esclusi, sugli artisti che si alternano sul palco del Festival. E naturalmente sui compensi di conduttori e organizzatori. Puntuale dunque arriva la polemica sui cachet previsti per i conduttori di questa edizione. Anticipazioni lanciate dal Corriere della Sera dicono che a Claudio Baglioni andrebbero 700 mila euro, mentre i cachet di Claudio Bisio e di Virginia Raffaele sarebbero rispettivamente di 450 mila e di 350 mila euro, con la tentazione di diminuirli.Sale sulle barricate il Codacons, che ha intenzione di denunciare la Rai alla Corte dei Conti. Ma la Rai precisa: “Nessun aumento per cachet Baglioni”.

I compensi per i conduttori del Festival di Sanremo 2019 potrebbero violare le delibere del CdA Rai e portare la Corte dei Conti ad aprire un procedimento per danno erariale”, dice il Codacons che dopo i numeri circolati in queste ore e relativi ai cachet di Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio, ha deciso di rivolgersi alla magistratura contabile. Le indiscrezioni sono quelle del Corriere della Sera: “I corridoi della Rai raccontano che per Baglioni sarebbe pronto un compenso da 700 mila euro e che la sua situazione sarebbe ormai definita a differenza di quella di Claudio Bisio e Virginia Raffaele. I due comici avrebbero già firmato un precontratto — in sostanza un vincolo di impegno e partecipazione allo show — per una cifra di 450 mila euro (lui) e 350 mila (lei). Numeri in linea con il mercato televisivo”. Secondo il Corriere, ci sarebbe una trattativa in corso per ridurre i compensi dei due comici. “I compensi del Sanremo 2019 sono comunque in linea con quelli degli ultimi anni”, scrive ancora il quotidiano.

Sono numeri che non piacciono al Codacons. “Apprendiamo che il direttore artistico del Festival dovrebbe percepire un compenso pari a 700mila euro, in crescita del +16,7% rispetto a quanto pagato dalla Rai a Baglioni lo scorso anno (600mila euro), mentre a Bisio e Raffaele andrebbero rispettivamente 450mila euro e 350mila euro – afferma l’associazione – Compensi in netta crescita rispetto a quelli del Festival del 2018 quando i co-conduttori Michelle Hunziker e Favino portarono a casa (secondo indiscrezioni) rispettivamente 400mila e 300mila euro. Se confermati tali numeri, ci troveremmo di fronte ad una possibile violazione delle delibere della stessa Rai, con il CdA che se da un lato a giugno 2017 eliminava il tetto dei 240mila euro per i compensi agli artisti, dall’altro disponeva con apposito atto la riduzione dei cachet in misura pari almeno al 10%, riduzione che doveva aumentare progressivamente con il salire degli importi”.

Da qui la decisione del Codacons, che ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti “affinché apra una indagine sugli stipendi elargiti dalla Rai ai conduttori di Sanremo e accerti la regolarità dei cachet stabiliti e il rispetto delle disposizioni del CdA dell’azienda, alla luce del possibile danno erariale”.

Ma dalla Rai a stretto giro arriva la precisazione: il compenso di Claudio Baglioni è identico a quello dello scorso anno, i costi del Festival sono in linea con quelli precedenti. Informa la Rai in una nota: “In merito a indiscrezioni di stampa la Rai precisa che il compenso del direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2019, Claudio Baglioni, è pari a 585.000 Euro, identico a  quello dello scorso anno senza alcuna variazione. Si fa notare, inoltre, che l’impegno contrattuale di  Baglioni per l’edizione 2019 è iniziato a giugno 2018 e quindi ben 5 mesi prima rispetto all’edizione precedente che, si ricorda, ha ottenuto una media di 10.971.493 spettatori con il 52% di share. La Rai ribadisce che i costi complessivi della 69° edizione sono in linea con quelli precedenti. Più in generale – conclude la nota – l’azienda rende noto che gli uffici dell’AD Fabrizio Salini stanno ultimando un piano di razionalizzazione e di contenimento dei cachet per conduttori e talent”.


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