Spending review sul tavolo dei prossimi interventi del Governo, che ha bisogno di 4,2 miliardi di euro per evitare che fra ottobre e dicembre si debba aumentare l’Iva. Mentre si svolge a Palazzo Chigi il tavolo fra Governo e parti sociali, e i provvedimenti ipotizzati infiammano la discussione, oggi spunta – secondo quanto ha riportato il quotidiano la Repubblica – l’ipotesi del blocco della tariffe: sarebbe in preparazione un decreto per bloccare gli aumenti di luce, acqua, gas e trasporti fino al termine del 2013. Un provvedimento che ha subito destato l’attenzione delle associazioni dei Consumatori.
“Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica  il Governo starebbe preparando un decreto per bloccare gli aumenti delle tariffe di luce, acqua, gas e trasporti”, afferma il Codacons, per il quale “è sicuramente positivo che il Governo si sia finalmente accorto che non è più sopportabile che tutte le tariffe pubbliche siano regolarmente indicizzate mentre gli stipendi dei dipendenti pubblici e le pensioni vengono congelate. Naturalmente perché la cosa sia positiva bisogna evitare di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati, ossia è indispensabile evitare di congelare i prezzi delle tariffe destinate a diminuire, altrimenti dopo il danno ci sarebbe pure la beffa. Ecco perché il Codacons chiede di ripristinare le tariffe in essere al dicembre 2011, prima che, ad esempio, scattassero tutti i mega aumenti di luce e gas”.
Apprezzamento viene anche da Federconsumatori e Adusbef, che parlano di “una buona notizia per le famiglie” e commentano: “Se davvero si attuasse il piano per bloccare le tariffe di acqua, luce, gas e trasporti fino al 2013 le famiglie potrebbero finalmente tirare un sospiro di sollievo. Infatti, in assenza di tale intervento, a fine 2012 ogni famiglia si troverà sulle spalle un aggravio complessivo di 2.474 euro. Solo per quanto riguarda luce e gas l’aumento di quest’anno rischia di avvicinarsi pericolosamente alla soglia di 200 euro a famiglia”.
Secondo le due associazioni una ripresa del potere di acquisto porterebbe a rilancio della domanda di mercato, con importanti effetti positivi sul versante della produzione e dell’occupazione stessa. “Chiediamo al Governo di andare fino in fondo a questo progetto, affiancando, a tale misura, anche un serio piano di rilancio degli investimenti per lo sviluppo e la ricerca”, affermano. Aggiungono i due presidenti Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti: “È questa la strada giusta da intraprendere per uscire dalla crisi, ponendo un freno deciso all’intollerabile e spesso ingiustificata crescita delle tariffe. Lo rivendichiamo da anni, siamo lieti che finalmente il Governo se ne sia reso conto”.


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