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Aumenta il tempo speso online

A un anno dall’inizio della pandemia il tempo speso online aumenta. Aumenta la popolazione digitale italiana, che arriva al 74% (con un aumento del 4%) e sale il tempo trascorso online. Quasi tre ore al giorno, in media, è il tempo speso in rete dagli italiani. Gli accessi da mobile ormai sono l’82% del totale. Insomma: con lo smartphone in mano, passiamo quasi tre ore al giorno online (nel dettaglio: 2 ore e 53 minuti, ma i giovani 18-24 anni trascorrono online in media 3 ore e 42 minuti al giorno).

La diffusione di Internet e il tempo speso online nell’arco di un anno – dall’inizio della pandemia a marzo 2021 – spiegano come è cambiato il comportamento online della popolazione digitale italiana. Sono oltre 40 milioni di visitatori unici secondo la società di analisi Comscore.

 

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Tempo speso online. Fonte: Comscore 2021

 

Aumenta l’uso di Internet

L’emergenza sanitaria ha accelerato la digitalizzazione e la crescita nell’uso di Internet.

«È ormai chiaro che la pandemia ha accelerato la digitalizzazione del Paese, soprattutto su alcune categorie di contenuto come la salute e la pubblica amministrazione che scontavano un tradizionale ritardo – dice Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers che rappresenta in esclusiva Comscore in Italia – Osservando gli andamenti nel corso degli ultimi 15 mesi è comunque possibile individuare i trend di crescita strutturali e costanti di alcuni settori (Entertainment e Retail su tutti), che sono destinati a continuare anche dopo l’auspicata fine dell’emergenza sanitaria, rispetto alle discontinuità temporanee generate dalle fasi di lockdown e dal relativo cambiamento degli stili di vita».

Dopo la crescita del tempo speso online sui siti di notizie, sui quali si sono concentrati i visitatori all’inizio della pandemia, i settori che invece aumentano e si consolidano sono l’intrattenimento e il retail. Siti di streaming video e audio, app come Zalando e Vinted (marketplace e community per la vendita di abbigliamento e accessori di seconda mano) vincono sul lungo periodo.

Il tempo speso online: come si cambia

Il tempo speso online aiuta a comprendere come è cambiato il comportamento degli italiani online in un anno di pandemia, spiega Comscore.

Intanto è aumentato: più 3% a marzo 2021 rispetto a marzo 2020, quando c’era già stato un boom del 36% rispetto all’anno precedente. L’aumento è del 7% sulla componente mobile che oggi rappresenta l’82% dell’intero tempo speso online (dodici mesi fa la quota del mobile era al 78%).

«Se allo scoppio della pandemia la categoria News era stata una delle categorie che più di tutte avevano beneficiato del maggior tempo speso online dagli Italiani (facendo registrare una crescita del 129% rispetto a marzo 2019), a dodici mesi di distanza – dice l’analisi – si assiste a una fase di assestamento da parte dell’audience digitale nazionale, che sui siti di informazione ha speso il 26% del tempo speso in meno rispetto a dodici mesi fa».

Instant Messaging e Social network non vivono nuovi picchi dopo marzo 2020, anzi l’Istant Messaging  perde l’8% del tempo speso online totale. Nei Social, invece, c’è «uno shift di engagement verso i social più giovanili come Instagram (+89%) e soprattutto TikTok (+149%)».

L’attenzione degli italiani online sul lungo periodo premia invece lo streaming audio e video e l’e-commerce. Più 26% in un anno per l’Intrattenimento. Più 19% per il retail. Ci sono dei giocatori che conquistano l’attenzione della popolazione digitale, da Prime Video all’e-commerce di abbigliamento. Come dice l’analisi di Comscore «tali crescite sono state rese possibili grazie alle performance di soggetti come Spotify (+105%), Sky Italia (+32%) e PrimeVideo (+310%) da un lato, e dall’altro di Shein (+717%), Zalando (+89%) e di newcomers come Vinted, oggi prima mobile app retail in Italia per tempo speso medio per visitatore».


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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