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Coronavirus, informazioni, fake news

La disinformazione tira di più con le elezioni politiche che con le europee. Ma nel mese delle consultazioni per il Parlamento europeo, a maggio, è cresciuto lo spazio dedicato dalle fonti di disinformazione a criminalità, disoccupazione e immigrazione. Sono questi i tre temi che raccolgono più spazio su siti e fonti social di disinformazione, con un’incidenza rispettivamente del 12,6%, dell’8,6% e del 7,5%.

A dirlo è il quarto numero dell’Osservatorio sulla disinformazione online, pubblicato nei giorni scorsi dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che in questo modo prosegue il suo monitoraggio dell’andamento dei contenuti fake su siti e social di disinformazione.

A maggio, dice l’Agcom, c’è «una perdurante concentrazione della disinformazione online sui fatti di cronaca, trattati dal 36% degli articoli pubblicati». Si riduce l’incidenza della politica, che passa dal 18% del periodo pre-elettorale 2018 al 10% nel periodo precedente alle elezioni europee del 26 maggio. E c’è «un deciso incremento degli articoli di disinformazione legati al mondo dello spettacolo».

 

fake news su pc

 

Complessivamente a maggio 2019 diminuisce la disinformazione online prodotta in Italia (-5% rispetto ad aprile). Nei 25 giorni che precedono le elezioni europee, si continua a riscontrare una marcata concentrazione della disinformazione sugli argomenti di cronaca, mentre l’incidenza della politica subisce una riduzione rispetto al periodo antecedente le elezioni del 2018. In tutto il mese di maggio i siti di disinformazione hanno dedicato alle elezioni europee il 3% dei propri articoli, laddove per le fonti social di disinformazione il tema ha riguardato l’1% dei contenuti pubblicati.

L’analisi del contenuto testuale di tutti gli articoli di disinformazione evidenzia l’emergere di 5 tematiche principali, riconducibili alle questioni politiche e all’attività di governo, ai fatti di cronaca nera, allo spettacolo, all’immigrazione e alle previsioni meteorologiche.

A maggio l’incidenza maggiore dei contenuti di disinformazione ha riguardato soprattutto contenuti fake sulla criminalità, sulla disoccupazione e sull’immigrazione, in linea con quanto era emerso già in precedente rilevazioni dell’Autorità. Gli altri temi, ma a distanza molto marcata, sono tassazione, terrorismo, inflazione, pensioni, situazione economica, cambiamento climatico e stato delle finanze pubbliche.


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