SPECIALE. Mirko Mischiatti, Poste: Intelligenza artificiale e tlc, benefici, vantaggi e rischi per i consumatori
Intelligenza artificiale e telecomunicazioni fra benefici, vantaggi e rischi per i consumatori. Parla Mirko Mischiatti, Direttore della Digital, Technology & Operations di Poste Italiane
La prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale viene dall’Europa, che si è data l’AI Act, il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale. La legislazione segue un approccio basato sul rischio: maggiore è il rischio di causare danni alla società, più severe saranno le regole. È il primo corpus legislativo del questo genere al mondo.
Parla Mirko Mischiatti, Poste Italiane
Sulle sfide poste dall’intelligenza artificiale sul mondo delle telecomunicazioni e del digitale, come pure sull’impatto che l’AI avrà sulla tutela dei consumatori, abbiamo sentito il parere di Mirko Mischiatti, Direttore della Digital, Technology & Operations di Poste Italiane, che si sofferma sulla sfide poste dall’intelligenza artificiale sui servizi digitali e sulle telecomunicazioni.
«L’adozione dell’intelligenza artificiale (IA) nei servizi digitali e, in particolare, nel settore delle telecomunicazioni, pone sfide rilevanti che richiedono un approccio attento e strategico per trarre il massimo valore da questa tecnologia. Da un lato, i benefici sono evidenti: la possibilità di creare agenti e assistenti digitali in grado di supportare gli utenti nelle loro attività, l’impiego di algoritmi avanzati capaci di apprendere e prevenire potenziali frodi, come nel campo delle telecomunicazioni, sono solo alcuni esempi di come l’IA possa migliorare i servizi. Tuttavia, è essenziale garantire che l’uso e la gestione dei dati e delle informazioni siano conformi ai principi di riservatezza e sicurezza, rispettando il GDPR e il nuovo AI Act. Questo non è importante solo per la protezione dei dati, ma anche per favorire lo sviluppo di un ecosistema che mantenga la competitività dell’Italia e dell’Europa a livello globale. Inoltre, la mancanza di una strategia chiara che faciliti un’adozione estesa dell’IA, attraverso soluzioni basate su cloud e una solida governance del dato, potrebbe limitare chi desidera investire in questa tecnologia. Infine, è fondamentale considerare il ruolo del controllo umano per monitorare l’accuratezza dei modelli, minimizzare i bias e prevenire la “discriminazione algoritmica”, assicurando così piena trasparenza e affidabilità delle soluzioni per gli utenti finali».
Ma quali sono i rischi che l’intelligenza artificiale pone ai consumatori?
Spiega Mischiatti: «Nel settore delle telecomunicazioni, uno dei rischi più significativi riguarda la possibile violazione della privacy e l’uso improprio della tecnologia per diffondere disinformazione. L’intelligenza artificiale, in grado di elaborare grandi quantità di dati personali per vari scopi, espone gli utenti a potenziali rischi di tracciamento eccessivo e rielaborazione delle informazioni. Questo, a sua volta, può portare a problematiche come la creazione di bias o la penalizzazione di specifici gruppi di utenti, che devono essere contrastate attraverso un monitoraggio rigoroso di ogni fase della catena di utilizzo dei dati».
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“Governance dell’AI e tutela dei consumatori. Il ruolo delle Autorità indipendenti” è il convegno che Consumers’ Forum ha organizzato per il 27 novembre: l’evento approfondirà il rapporto fra intelligenza artificiale, diritti della persona, mercato e imprese.
di Help Consumatori in collaborazione con Consumers’ Forum