bambino che gioca a calcio

Il calcio è una passione che si trasmette ai più piccoli

Aumenta la voglia di stadio. Il calcio divide le tifoserie e unisce i consumatori nella previsione di una spesa che, per oltre un quarto degli italiani, può arrivare ad almeno 400 euro: è la cifra che i tifosi si dichiarano disponibili a sborsare per l’abbonamento alla squadra del cuore. Abbonamento allo stadio e acquisto di biglietti singoli conquisteranno il 10% degli italiani. Il 29% invece seguirà il calcio sulla pay tv.

I dati vengono dall’Osservatorio Findomestic realizzato su dati BVA Doxa. Rispetto allo scorso anno, quando erano il 5,5%, «cresce la percentuale di tifosi che dichiara di volersi abbonare allo stadio nella prossima stagione calcistica (6,7%). Considerando anche chi comprerà singoli biglietti per le partite, la percentuale dei tifosi che si recherà allo stadio sale al 10%».

 

stadio di calcio
Il 10% degli italiani è intessato ad abbonamento allo stadio e acquisto di singoli biglietti

Le spese dei tifosi: l’abbonamento

Aprite il portafoglio, c’è la squadra del cuore da seguire. I tifosi sono disponibili a spendere di più per l’abbonamento: l’esborso medio rimane stabile a poco più di 340 euro l’anno ma «aumentano i tifosi che si dichiarano disponibili a spendere almeno 400 euro (dal 24,2% al 26,2%) – rivela l’indagine – Sebbene il pagamento in una unica soluzione sia la formula preferita (scelta dal 60,3% degli appassionati), crescono anche coloro che pensano di ricorrere al pagamento rateizzato (dal 17,4% del 2018 al 27% del 2019)».

Il pallone sulla pay tv

Pallone significa anche pay tv. Il 29% degli intervistati seguirà il calcio di questa stagione sulla pay tv, con un picco che sale al 39,3% al Sud.

Il 18,6% pensa di seguire le partite sui portali online di streaming gratuito, il 28,6% si accontenta di restare aggiornato attraverso siti Internet e stampa sportiva mentre un 7,4% preferisce la radio. Sul versante pay tv c’è da segnalare, a margine, quanto anticipato dal Sole 24 per il quale Sky e DAZN dovrebbero siglare un accordo commerciale per permettere agli abbonati del pacchetto calcio di Sky di vedere anche le partite DAZN, superando in questo modo lo spezzatino che costringe a fare lo slalom fra le due piattaforme per seguire tutto il campionato, e non solo.

 

scattare foto allo stadio

 

Gadget e scuola calcio

Gli italiani amano anche i gadget. E spendono cifre non indifferenti per mandare i figli a scuola calcio. Il 24% degli intervistati nell’indagine ha comprato il gadget di un club e il 78% di loro ha speso fino a 100 euro.

La passione per il pallone si trasmette alle nuove generazioni. Il 23% del campione ha almeno un figlio che pratica questo sport e investe il pomeriggio sui campetti di calcio. E oltre la metà delle famiglie italiane, per la precisione il 56%, spende fino a 400 euro per la scuola calcio dei figli.

 

L’identikit del tifoso

Il “pallonaro” è giovane e uomo. L’indagine sembra confermare che l’attenzione nei confronti del calcio è sì diffusa in modo trasversale dai più giovani agli over 60 anni ma con una particolare concentrazione fra i ragazzi, ovvero nella fascia dai 18 ai 24 anni e fra i maschi. Mentre le donne sarebbero soprattutto tifose occasionali e interessate alle grandi manifestazione sportive, come i Mondiali.

Nel dettaglio, otto italiani su dieci (81% della popolazione attiva fra i 18 e i 64 anni) si dice interessata al mondo del pallone.

«Per il 19% degli italiani, soprattutto maschi (27%) e di età compresa tra i 18-24 anni (28,3), il calcio rappresenta una vera e propria passione – dice Doxa – Il 27% si considera abbastanza interessato al calcio e il 35% si dichiara un tifoso occasionale, attivo solo nei momenti salienti delle competizioni nazionali e internazionali. Il 19% degli interpellati, invece, non ha alcun interesse verso questo sport. Le donne dichiarano di essere soprattutto tifose occasionali (40,6%): seguono con interesse le partite della Nazionale e le competizioni più importanti come gli Europei o i Mondiali».


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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