Carburanti, taglio delle accise prorogato al 5 ottobre
Firmato il Decreto Interministeriale che proroga fino al 5 ottobre il taglio delle accise per ridurre il prezzo dei carburanti
Il taglio delle accise sui carburanti è stato prorogato fino al 5 ottobre. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il Decreto Interministeriale che proroga fino al 5 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione. È quanto si legge in una nota stampa.
Del provvedimento già si parlava da giorni. Certo l’intervento non è risolutivo. Commenta a stretto giro l’Unione Nazionale Consumatori: «Bene, ma troppo poco! L’estensione dal 20 settembre al 5 ottobre del taglio delle accise, appena 15 giorni, è un topolino che viene mangiato dal gatto. Ci rendiamo conto che il Governo è in carica solo per il disbrigo degli affari correnti, ma, essendo le elezioni il 25 settembre, per i primi di ottobre non avremo certo in carica un nuovo Esecutivo, considerato il timing previsto dall’articolo 61 della Costituzione, quindi tanto valeva prorogare la misura almeno fino a fine ottobre», dice Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
Bisogna bloccare i prezzi, dice invece il Codacons, che boccia il taglio delle accise prorogato al 5 ottobre come “una misura ridicola”.
«Si tratta di un provvedimento che non risolve affatto l’emergenza prezzi in Italia, e non affronta in modo efficace il problema dei carburanti, con i listini alla pompa che sono tornati a salire – afferma il presidente Carlo Rienzi – Oggi il gasolio costa oltre il 20% in più rispetto allo scorso anno, con effetti diretti sui prezzi al dettaglio, e di fronte a tale situazione limitarsi a prorogare ogni mese il taglio delle accise non è più sufficiente. Contestiamo anche l’inutile richiesta di prolungare fino a fine ottobre la riduzione delle accise, perché l’emergenza va risolta in modo serio senza ricorrere a misure tampone, attraverso provvedimenti in grado di bloccare la crescita dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio sul lungo periodo».