Ryanair, procedimento Antitrust. Consumatori: bene ma agire anche sul caro voli
L’Antitrust apre un procedimento verso Ryanair per possibile abuso di posizione dominante nella gestione delle prenotazioni e dell’acquisto online dei biglietti, a danno delle agenzie di viaggio. Codacons: interverremo nel procedimento. UNC: ottima notizia ma agire anche su algoritmi
C’è ancora Ryanair al centro delle cronache sul trasporto aereo in Italia. Mentre si discute del sostanziale retromarcia rispetto al decreto sul caro voli, con il venir meno del tetto massimo del 200% delle tariffe aeree che diventa solo un riferimento sul quale potrà attivarsi l’Antitrust, e si rimanda all’azione appunto dell’Autorità garante della concorrenza, oggi sulla compagnia aerea arriva l’apertura di un procedimento sempre dell’Antitrust che riguarda non il caro voli ma la gestione delle prenotazioni e dell’acquisto dei biglietti online.
Ryanair, dice l’Antitrust, “farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi”. E questo danneggerebbe agenzie di viaggio e consumatori.
A stretto giro arrivano dunque le reazioni delle associazioni.
Il Codacons “interverrà a tutela dei consumatori nel procedimento per possibile abuso di posizione dominante aperto dall’Antitrust contro Ryanair”. Prosegue l’associazione: “Qualsiasi limitazione della concorrenza, di altri operatori o del mercato si traduce in un danno diretto per i consumatori, attraverso una minore scelta e tariffe più elevate. Per tale motivo e a tutela degli utenti del trasporto aereo abbiamo deciso di intervenire nel procedimento avviato dall’Antitrust in rappresentanza dei consumatori italiani”.
UNC: ottima notizia, ora però gli algoritmi
L’apertura del procedimento verso Ryanair per l’estensione del suo potere nell’offerta di altri servizi turistici, commenta l’Unione Nazionale Consumatori, è una “ottima notizia”. L’associazione torna anche sulla questione degli algoritmi che sta tenendo banco da questa estate, con tutto il corollario di scontro fra Ryanair, che ha annunciato tagli sulle rotte per Sardegna e Sicilia, e le autorità italiane.
L’apertura dell’istruttoria su Ryanair per i possibili danni alle agenzie di viaggio e ai consumatori è «un primo punto a favore dei consumatori. Speriamo si faccia presto luce su questa questione – commenta il presidente UNC Massimiliano Dona – Ora, però, auspichiamo che l’Antitrust consideri anche il nostro esposto, in cui chiediamo di accertare se via uso degli algoritmi, se vi sia abuso di posizione dominante nell’alzare i prezzi su alcune tratte attraverso gli algoritmi e se questa estate vi sia stata una violazione del decreto legge 10 agosto 2023, n. 104 che vieta, verso le isole, a determinate condizioni, la fissazione dinamica delle tariffe».
Federconsumatori: bene l’Antitrust, meno bene il dietrofront del Ministero
La compagnia torna dunque in primo piano, dopo le polemiche sui rincari, le parole del suo Ceo e il livello dei prezzi raggiunto.
“Da anni contestiamo la condotta di Ryanair, segnalando all’Antitrust, a ENAC e all’Art le condotte sprezzanti dei diritti dei passeggeri e gli abusi sul mercato, che si concretizzano in monopoli di fatto e in rincari arbitrari e spesso ingiustificati – commenta Federconsumatori – Esprimiamo forte apprezzamento, quindi, per l’azione dell’Antitrust, che spesso abbiamo sollecitato a intervenire sulla vicenda. Meno apprezzabile, invece, il passo indietro del Ministero delle imprese e del Made in Italy che ha ceduto al ricatto del colosso irlandese smussando le misure contestate. Positivo, invece, il conferimento di maggiori poteri all’Antitrust, in termini di vigilanza ed intervento contro i vettori in caso di condotte scorrette. Un’estate come quella appena trascorsa non può e non deve ripetersi, sarebbe un duro colpo all’intero settore turistico, alle tasche dei cittadini e al loro diritto alla mobilità, specialmente in relazione ai collegamenti con le isole”.