Turismo, a luglio accelera la ripresa
A luglio accelera la ripresa del turismo. Questo mese sono attese 74,4 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane, 4,9 milioni in più (+7%) rispetto al 2022
A luglio accelera la ripresa del turismo. Le stime per luglio continuano a confermare le previsioni di un’estate positiva per il turismo, col ritorno in gran numero dei turisti stranieri (più 9,6% rispetto allo scorso anno) e la ripresa dei turisti italiani, anche se un po’ più lenta. Questo mese sono attese infatti 4,9 milioni di presenze in più rispetto al 2022, afferma una stima di Assoturismo-Confesercenti. Nonostante i caro prezzi dei settori più disparati e la corsa dell’inflazione, dunque, le previsioni per il turismo sono buone – e anche sul versante interno altre stime hanno parlato di 30 milioni di italiani “con la valigia pronta” per l’arrivo dell’estate, con qualche taglio però a spese extra e attività a pagamento.
Turismo in ripresa, le stime di luglio
Nonostante il meteo ancora incerto in molte aree di Italia, per questo mese sono attese 74,4 milioni di presenze presso le strutture ricettive italiane, circa 4,9 milioni in più (+7%) rispetto allo scorso anno e lo stesso livello raggiunto nel 2019, prima della crisi della pandemia. È la stima del CST per Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine condotta su un campione di 1.492 imprenditori della ricettività in Italia. Le previsioni sono dunque quelle di un’estate positiva per il turismo italiano.
“Nel trimestre estivo il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare complessivamente 212,8 milioni di presenze, circa 12,5 milioni in più rispetto all’estate 2022 (+6,2%) – dice Assoturismo – A trainare la crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+9,6%). Si prevedono infatti per il trimestre oltre 101,2 milioni di presenze straniere, il +9,6% rispetto allo scorso anno e un valore più alto (+0,9%) anche di quello registrato nell’estate 2019. Anche il numero di turisti italiani continua a crescere, sebbene più lentamente. Per l’estate si prevede un aumento del +3,3%, con oltre 111,6 milioni di presenze stimate, ancora il -1,2% rispetto al 2019. Dunque, per la prossima estate dovrebbe ridursi sensibilmente la differenza tra le due componenti del mercato: la quota della domanda italiana è stimata al 52,4%, contro il 47,6% della domanda estera (i valori del 2019 erano rispettivamente 52,9% e 47,1%)”.
I risultati migliori del periodo sono attesi per le imprese ricettive delle città d’arte e dei centri minori, con una crescita stimata del +8,3%. Per l’estate la crescita stimata degli italiani è del +5,7%, mentre le presenze straniere aumentano del +9,7%. Cresce anche il grado di internazionalizzazione delle città, borghi e centri minori, che ospiteranno prevalentemente stranieri (64,5% del totale). Per le località dei laghi e le aree rurali e di collina la variazione attesa è del +7,8%. In crescita anche il movimento turistico delle località marine e montane, rispettivamente con il +5,9% e il +6,6%.