
Vacanze estive 2022, CEC Italia: voucher, documenti e imprevisti, ecco a cosa fare attenzione (fonte foto: pixabay)
Vacanze estive 2022, CEC Italia: documenti e imprevisti, ecco a cosa fare attenzione
IL CEC Italia cerca di dare risposta ai problemi legati ai viaggi. E anche per le vacanze estive 2022, attenzione ai documenti e alle norme d’ingresso richiesti all’estero. La storia dei voucher, invece, non è ancora finita…
Quest’anno preoccupa il generale aumento dei prezzi. Ma anche se le restrizioni Covid sono ormai cadute o quasi, in vista delle vacanze estive 2022 è sempre bene fare attenzione, fra ricerca dell’offerta più economica, rincari nei viaggi, documenti necessari ed eredità dei due anni precedenti.
La storia dei voucher, per esempio, non è ancora finita, perché c’è stata una nuova proroga e i rimborsi completi non saranno previsti prima dell’autunno 2022.
Il Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia – ufficio di Bolzano cerca di dare risposta ogni anno ai problemi legati alle vacanze estive: accorgimenti in fase di prenotazione del viaggio, assicurazioni, documenti e quant’altro per evitare disservizi o trappole. Lo ha fatto anche oggi, in occasione di una conferenza stampa organizzata sulla terrazza del Parkhotel Laurin a Bolzano.
I reclami di viaggio
I reclami di viaggio che arrivano al CEC Italia sono quasi la metà dei reclami complessivi.
Le richieste legate al settore dei viaggi sono una fetta più che considerevole, come testimonia Stefano Albertini, coordinatore dell‘ufficio di Bolzano del CEC Italia: «Nell‘ultimo anno, il 2021, abbiamo elaborato 9630 richieste e reclami, il secondo dato più alto di sempre dietro solo al 2020, anno in cui la pandemia da Covid-19 aveva fatto raddoppiare i casi. Delle oltre 9 mila consulenze, 4165 erano legate al settore di vacanze e viaggi, segno che l‘attività di sensibilizzazione su questi temi non sarà mai abbastanza».
Ma non solo su questi. Il CEC ha ottenuto degli ottimi risultati in generale: «Nell‘ultimo anno, l’ufficio di Bolzano del Centro Europeo Consumatori, con la collaborazione dell‘intera rete europea ECC-Net, è riuscito a recuperare €275.000, circa 50 mila euro in più dell‘anno precedente».

Il caso dei voucher Covid, una storia quasi infinita
Non è ancora chiusa la questione dei voucher covid. Tutt’altro. I voucher emessi dagli alberghi e dai tour operator italiani durante il lockdown del 2020 per i viaggi cancellati in quel periodo sono un problema anche per il 2022.
Da allora, ricorda il CEC Italia, la loro validità è stata prorogata per legge diverse volte, l’ultima delle quali è stata portata a un totale di 30 mesi. Il rimborso completo non è quindi previsto prima dell’autunno 2022. Solo i voucher per i servizi di trasporto come voli e traghetti dovevano essere rimborsati dopo 12 mesi, su richiesta.
Chi vuole riscattare questi buoni per le proprie vacanze, incontra spesso difficoltà inaspettate e ingiustificate: alcune compagnie di viaggio accettano i voucher solo per lo stesso identico viaggio, o solo se tutte le persone che volevano viaggiare insieme in quel momento prenotano di nuovo. Altri operatori del settore accettano il voucher solo se l’intero importo viene riscattato in una sola volta.
«Spesso i consumatori non possono permettersi di riscattare il buono perché i viaggi sono diventati molto più costosi e il sovrapprezzo è troppo alto per molti portafogli – spiega Barbara Klotzner, consulente del Centro Europeo Consumatori – Il fatto che i clienti debbano offrire agli hotel e ai tour operator un credito senza interessi per praticamente 30 mesi è percepito da molti come una grande ingiustizia».
Attenzione alle norme d’ingresso all’estero
Per i viaggi all’estero, anche per le vacanze estive 2022 è fondamentale verificare quali siano i requisiti necessari per entrare in un Paese. Non si tratta solo delle misure di prevenzione Covid esistenti. Alcuni paesi come il Giappone, spiega il CEC, oggi non permettono ancora ai turisti italiani di entrare nel Paese. Quindi, solo perché è possibile prenotare i voli per determinati Paesi, non si può dare per scontato che vi si possa andare in vacanza. Inoltre non è ancora noto a tutti che, in seguito alla Brexit, non è consentito entrare nel Regno Unito senza passaporto.
«Purtroppo, alcuni consumatori hanno già perso gran parte del prezzo del viaggio pagato perché non hanno potuto esibire i documenti necessari in aeroporto. È importante informarsi esattamente sui requisiti di ingresso e sulle norme e regole di comportamento nel Paese di destinazione sul sito del Ministero degli Affari Esteri www.viaggiaresicuri.it prima di prenotare», spiega Milena Favretto, consulente del Centro Europeo Consumatori.
Per partire è meglio cercare di tutelarsi contro gli imprevisti. L’associazione consiglia al momento della prenotazione di scegliere tariffe che consentano la cancellazione gratuita fino al momento della partenza, se possibile, per non rischiare di dover sostenere i costi di un viaggio che non può essere effettuato. Una buona polizza di assicurazione di viaggio può inoltre proteggere da perdite finanziarie nel caso in cui non si possa partire per determinati motivi o si debba annullare il viaggio, o nel caso in cui si abbia bisogno di assistenza medica nel luogo di vacanza.

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