C’è il rischio che oltre mille persone sono rimaste vittime di una presunta truffa messa in atto da una società di Brescia, la SO.IN.CO. Srl, dedita alla vendita di CD, DVD e libri. Sarà la magistratura a giudicare dal momento che il Movimento Consumatori, che ha già tutelato 80 persone, ha depositato presso la Cancelleria del Tribunale di Bergamo un esposto indirizzato alle Procure della Repubblica dei Tribunali di Bergamo, Brescia e Cremona.
Nell’esposto l’Associazione ha dettagliato l’attività illecita della società che opera in questo modo:  le persone, per lo più giovani, vengono fermate per strada  attraverso richieste di informazioni stradali. I funzionari della Soinco rivolgono una serie di domande adducendo fini statistici (dati anagrafici, posto di lavoro, interessi culturali o musicali) che vengono trascritti in un modulo. Infine chiedono  alle persone di sottoscrivere il modulo, con il pretesto di autorizzare il trattamento dei dati personali. In realtà  gli ignari sottoscrittori hanno firmato una cedola di commissione libraria che prevede l’acquisto di una serie di prodotti di infimo valore commerciale (vecchi libri, addirittura film in VHS), per un importo di 2400 euro.
Trascorsi 10/15 giorni si presenta nelle residenze dei sottoscrittori una signora che, qualificandosi di volta in volta come funzionaria di banca o di una società di recupero crediti (ma non è vero),  pretende il pagamento di 2400 euro. “In occasione di questa visita, le testimonianze degli interessati sono identiche e coerenti, la signora intimorisce le famiglie e minaccia azioni legali in caso di mancato pagamento. Ipotizza pignoramenti di beni, conti correnti, buste paga” spiega il Movimento Consumatori.
A questo punto le famiglie, terrorizzate, acconsentono al pagamento di un cospicuo acconto, e accettano una serie infinita di bollettini postali per il pagamento a rate. La terza fase dell’attività della Soinco prevede la consegna dei prodotti, accompagnata dalla sottoscrizione coatta ddi una dichiarazione attestante la conformità degli stessi. Con maniere brusche i malcapitati vengono invitati a firmare un modulo, senza la possibilità di visionare la merce. Merce il cui valore commerciale ammonta a poco più di 100 euro.
“Ma non è finita, perchè  se le famiglie non pagano, o interrompono il pagamento, ricevono la visita di due persone, sedicenti avvocati, che rincarando la dose di minacce, cercano di convincere a saldare quanto dovuto” aggiunge l’Associazione concludendo che “l’auspicio è che la Magistratura verifichi se esistono ipotesi di reato, e interrompa definitivamente l’attività illegale di questa società”.


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