Cannabis di Stato: da gennaio, 20 Kg disponibili nelle farmacie
Da gennaio la cannabis di Stato sarà disponibile in tutte le farmacie, territoriali e ospedaliere, che ne faranno richiesta. La distribuzione sarebbe già dovuta avvenire nel mese di ottobre ma alcuni intoppi burocratici hanno fermato i rifornimenti in partenza dall’Istituto farmaceutico militare di Firenze. “Le modalità di distribuzione sono state definite in tutti i dettagli nel mese di novembre nell’ambito di una convenzione tra la direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute e l’Agenzia Industria Difesa da cui noi dipendiamo”, spiega il colonnello Antonio Medica (fonte Farmacista33.it).
Tra qualche giorno, le procedure informative saranno rese note sia sul sito del Ministero della Salute, sia sito dell’Istituto. “Ci sarà tutto quello che serve al medico e al farmacista, dalla scheda tecnica del prodotto alle spiegazioni su come effettuare gli ordini”, spiega Medica. Attualmente sono 20 kg di cannabis pronti per la distribuzione, mentre per il prossimo anno il quantitativo prodotto e messo a disposizione sarà di almeno 100 kg e non è escluso che sarà aumentato il numero di serra per far fronte ad un fabbisogno che è destinato ad aumentare.
Al momento l’Istituto farmaceutico militare ha messo a punto un solo tipo di cannabis simile al Bediol olandese, una qualità che contiene due principi attivi: thc e cbd. Tuttavia, precisa Medica, “stiamo mettendo a punto un’altra varietà di cannabis che contiene solo Thc in elevata concentrazione, speriamo di averla a disposizione già per il 2017. Sappiamo che per alcune patologie i medici preferiscono utilizzare la cannabis a elevate concentrazione di thc, mentre quella che contiene i due principi attivi che stiamo già producendo, sembra che sia più facilmente impiegabile per le restanti patologie perché il cbd, che non ha azione stupefacente psicotropa, ha però azione compensativa su quelli che sono gli effetti collaterali che il thc tende a dare se assunto a solo”.
Inizialmente continuerà l’importazione in parallelo di cannabis da Olanda poi, “via via che arriveremo a saturare il fabbisogno italiano, le importazioni cominceranno a diminuire”. Due le modalità di produzione approvate: decotto o vaporizzazione.