Draghi (BCE) alle banche: “Prestare soldi a tassi ragionevoli”
Il monito lanciato oggi dal Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi alle banche di alcuni paesi UE, tra cui l’Italia, è forte e chiaro: “Se le banche in alcuni Paesi non prestano a tassi ragionevoli, le conseguenze per l’Eurozona sono gravi”. Durante un intervento presso la facoltà di economia dell’università di Amsterdam Draghi ha sottolineato come sia “particolarmente sconcertante” che le PMI soffrano più delle grandi aziende, “dato che fanno i tre quarti dell’occupazione”.
Il Presidente della BCE ha aggiunto: “Quando si considerano le sfide che i paesi della zona euro si trovano davanti è importante ricordare le difficoltà economiche che molti dei nostri concittadini stanno attraversando in parti dell’area euro e in particolare la massiccia disoccupazione, in particolare tra i giovani”.
Coldiretti coglie l’occasione per rilanciare alcuni dati emersi da un’analisi condotta sulla base di dati Ismea: “Il credito agrario erogato alle aziende agricole ha subito un taglio del 22% nel 2012 con il valore delle erogazione sceso al livello più basso dal 2008. Nel 2012 – sottolinea la Coldiretti – è stato erogato un monte-crediti all’agricoltura di 2,11 miliardi di euro, contro i 2,73 miliardi circa registrati nel 2011. L’effetto credit crunch si fa sentire anche nel settore agricolo dove calano i finanziamenti e aumentano le sofferenze con 16207 imprese in difficoltà e uno stock di 4,2 miliardi di sofferenze. In agricoltura – conclude la Coldiretti – c’e’ ancora voglia di investire, ma dall’inizio 2013 si è verificato un netto rallentamento della gestione dell’iter istruttorio presso le maggiori banche attive nel settore del credito agrario, con un preoccupante blocco dei processi di investimento, in particolar modo legati ai rinnovi degli impianti e macchinari.
