É stata depositata ieri la richiesta di rinvio a giudizio di Giuseppe Mussari e dei vertici della banca MPS per quanto riguarda fatti di manipolazione del mercato, di ostacolo alle attività di vigilanza, di false comunicazioni sociali, e per altri reati. Al centro dell’attenzione si collocano le modalità con le quali sono state reperite le risorse, da parte di MPS, per l’acquisizione di Antonveneta, e le comunicazioni agli organi di vigilanza e al mercato, che nascondevano le reali condizioni di valutazione degli strumenti utilizzati. Dalle indagini svolte è emerso che gli imputati avrebbero commesso i reati a proprio esclusivo vantaggio, e non nell’interesse della banca. Confconsumatori si sta mobilitando e annuncia che sarà in prima linea sia in sede civile che in sede penale.
“Stiamo lavorando a ritmo serrato – dichiara Mara Colla, presidente nazionale di Confconsumatori – oltre alla costituzione di parte civile nel processo penale come associazione, ruolo che ci è già stato riconosciuto in altre occasioni, metteremo a disposizione, tramite il nostro sito e le nostre sedi sul territorio nazionale, la documentazione necessaria per la costituzione di parte civile a beneficio dei risparmiatori coinvolti”.
Il nesso di causalità tra il crollo del titolo detenuto da migliaia di piccoli risparmiatori e le operazioni ardite compiute in questi anni dal precedente board, saranno il cuore delle vicende penali e civili che ci vedranno impegnati – aggiunge Luca Baj, legale di Confconsumatori – Come è già avvenuto in altri scandali analoghi, intendiamo ottenere per i risparmiatori e gli azionisti “traditi” la massima tutela possibile”.


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