Multe a Enel e Acea, Aiget: serve Albo dei venditori e campagna di comunicazione
I maggiori rischi per i consumatori non derivano dal superamento dei prezzi regolati ma dalle scelte di politica energetica e dal mancato rispetto delle leggi a tutela della concorrenza. Così Aiget, Associazione italiana di grossisti di energia e trader, commenta la sanzione dell’Antitrust nei confronti di Acea e di Enel. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato per oltre 93 milioni di euro il gruppo Enel e per oltre 16 milioni di euro il gruppo Acea. I motivi che hanno portato alla sanzione riguardano l’aver abusato della propria posizione dominante nei mercati della vendita di energia elettrica in cui offrono il servizio pubblico di maggior tutela, servizio destinato a essere eliminato entro il 1° luglio 2020 con l’affermazione di un unico mercato nazionale della vendita di energia elettrica completamente liberalizzato.
“Esprimiamo piena soddisfazione per l’esito dei procedimenti antitrust nei confronti di Enel ed Acea, nell’’ambito dei quali abbiamo come noto svolto un ruolo di primo piano – commenta Aiget – Si tratta di un risultato storico nel percorso tortuoso che dovrà finalmente portare alla completa apertura del mercato elettrico”.
Prosegue Aiget: “Da tempo sosteniamo che nell’attuale contesto i maggiori rischi per il consumatore non derivano certo dal previsto superamento dei prezzi regolati, ma semmai da scelte di politica energetica non adeguatamente ponderate, dal mancato rispetto della regolazione già oggi vigente a tutela della concorrenza e, non ultimo, anche da un eccessivo livello di concentrazione nel settore. Basti pensare al peso oggi assunto in tariffa dagli oneri di sistema e, con riferimento agli operatori ex-monopolisti, all’insufficiente rispetto degli obblighi di unbundling funzionale e di brand e, ora, anche alle modalità improprie di sfruttamento di posizioni competitive derivanti da un assetto di mercato che li avvantaggia”.
In vista del passaggio al mercato libero, per i grossisti dell’energia è necessario attivare un Albo dei venditori di energia che “ne garantisca la reale affidabilità” e adottare subito una campagna di comunicazione istituzionale che informi i consumatori, rendendoli sempre più soggetti attivi e consapevoli della transizione in corso. “Una certa retorica – dice Aiget – ha sempre voluto puntare il dito sui possibili rischi derivanti dalla piena apertura del mercato. Noi crediamo invece che il vero rischio risieda semmai proprio nel mantenimento dello status quo e che sia necessario procedere con decisione in un processo di liberalizzazione che tenga conto delle reali esigenze dei consumatori, creando occupazione e favorendo l’innovazione di settore”.