Sicurezza stradale, la Commissione UE propone un aggiornamento delle norme sulle patenti di guida

Sicurezza stradale, la Commissione UE propone un aggiornamento delle norme sulle patenti di guida (foto Pixabay)

La Commissione Europea ha presentato alcune proposte volte ad aggiornare le norme sulle patenti di guida, anche attraverso l’introduzione di una patente di guida digitale valida in tutta l’UE, e nuove disposizioni per facilitare l’applicazione transfrontaliera del codice della strada. Una iniziativa che nasce dalla necessità di migliorare la sicurezza stradale.

Secondo i dati riportati dalla Commissione, l’anno scorso sulle strade dell’UE hanno perso la vita oltre 20.000 persone, la maggior parte delle quali era costituita da pedoni, ciclisti, motociclisti e utenti di monopattini.

“Le nuove norme – spiega la Commissione – accresceranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’UE a raggiungere il suo obiettivo “zero vittime”, ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada nell’UE entro il 2050. Grazie alle nuove norme i conducenti saranno meglio preparati ai veicoli a zero emissioni e alla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un’elevata presenza di pedoni“.

I giovani conducenti, inoltre, potranno fare esperienza tramite un programma di guida accompagnata, e a partire dai 17 anni di età potranno imparare a guidare e ottenere la patente. Coloro che supereranno l’esame a 17 anni potranno guidare da soli a partire dal loro diciottesimo compleanno e lavorare come conducenti professionisti se otterranno un impiego specifico.

Sicurezza stradale, le proposte per le norme sulle patenti di guida

La proposta relativa alle patenti di guida modifica la legislazione dell’UE vigente e prevede: un periodo di prova di almeno 2 anni per i neopatentati dopo il superamento dell’esame e la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza; la possibilità per i giovani di sostenere l’esame e iniziare la guida accompagnata di automobili e camion a partire dai 17 anni; l’adeguamento della formazione e degli esami dei conducenti per prepararli meglio alla presenza di utenti vulnerabili della strada e una valutazione più mirata dell’idoneità medica, che tenga conto dei progressi nelle cure mediche per malattie quali il diabete.

 

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Foto Pixabay

 

Inoltre, al fine di semplificare il riconoscimento delle patenti di guida tra Stati membri, la Commissione propone l’introduzione di una patente di guida digitale. La sostituzione, il rinnovo o la conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure si svolgeranno online. Allo stesso tempo sarà più semplice, per i cittadini di Paesi terzi in cui vigono norme di sicurezza stradale comparabili, convertire la propria patente di guida in una dell’UE.

Infine l’aggiornamento delle norme sugli esami di guida terrà conto della transizione verso veicoli a zero emissioni. Saranno valutate, ad esempio, la conoscenza e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate.

Applicazione transfrontaliera delle norme

Tra gli obiettivi della Commissione vi è anche quello di favorire la cooperazione tra Stati membri nel corso delle indagini sulle infrazioni. La proposta della Commissione consentirebbe, quindi, alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida e di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali.

La Commissione propone, inoltre, che il campo di applicazione delle infrazioni stradali sia ampliato, per comprendere anche il mancato rispetto della distanza di sicurezza dal veicolo che precede; il sorpasso pericoloso; la sosta pericolosa; il sorpasso con striscia longitudinale continua; la guida contromano; il mancato rispetto delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza; l’uso di un veicolo sovraccarico.

Infine, con le nuove proposte sarà istituito un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’UE, qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio.


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