TripAdvisor, fidarsi o no? E’ questo l’interrogativo che tiene banco di recente: in molti, infatti – soprattutto tra chi lavora nel settore turistico – hanno messo in dubbio la veridicità delle recensioni che popolano uno dei principali blog in cui consumatori (anonimi) lasciano commenti, perplessità, giudizi su alberghi, b&b, ristoranti, bar e via dicendo che hanno visitato. “E’ un’idea utile e meravigliosa, ma i commenti non possono essere anonimi” è quanto afferma Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori ricordando che “proprio TripAdvisor avrebbe tutto l’interesse a garantire l’attendibilità dei giudizi pur preservando la libertà di opinione, cardine imprescindibile della Rete: forse la soluzione potrebbe essere di abolire l’anonimato degli utenti che, in questo caso, non è garanzia di tutela, ma solo di indebolimento della verità; poi si potrebbero mandare dei ‘controlli’ in segreto per verificare la conformità tra recensione e realtà e stabilire un sistema che comprovi la reale visita del commentatore nella struttura”.
“Inoltre, è fondamentale che TripAdvisor (e siti simili) si prendano le responsabilità di ciò che viene pubblicato e d’altro canto, i consumatori si avvicinino alla Rete con senso critico, confrontando tra loro i commenti e scegliendo, se è possibile, i posti con il maggior numero di recensioni” conclude Dona.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)