Per rilanciare il turismo nel nostro Paese sono necessari interventi concreti a favore dei consumatori: tra i primi nodi da sciogliere per il neo ministro Dario Franceschini, c’è il ripensamento del Fondo di garanzia a tutela dei passeggeri. E’ quanto scrive in una nota l’Unione Nazionale Consumatori.
“Non bastano le dichiarazioni politiche di principio, ma sono necessarie iniziative fattive e concrete se non vogliamo fare ulteriori passi indietro nel settore turistico, che, piuttosto, dovrebbe rappresentare uno dei motori dell’economia del nostro Paese – dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’UNC – Ci auguriamo che il neo ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo, Dario Franceschini, non consideri il settore come un’attività secondaria del suo mandato e anzi, si metta al lavoro da subito per risolvere alcune delle questioni più importanti sul tavolo del Ministero da mesi. In particolare, riteniamo sia urgente un ripensamento del Fondo di garanzia, che torna di attualità, ogni qual volta, subentra un’emergenza in una qualsiasi zona del mondo in cui sono presenti turisti italiani (come è successo nei giorni scorsi quando, dopo l’attentato a Taba, la Farnesina ha alzato il livello di attenzione per l’Egitto)”.
“Il Fondo – prosegue l’avvocato Dona – così come è pensato è del tutto inefficace e incapiente  nel caso di rimpatrio urgente dei nostri connazionali, una cessazione improvvisa delle operazioni da parte di tour operator o agenzie di viaggi o per il fallimento della compagnia aerea; sarebbe il caso, invece, di potenziarlo, evitando che questa inefficienza ricada sulle spalle dei consumatori”.


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