Promossi i claim salutistici che riguardano vitamine e minerali, fibre dietetiche specifiche e prodotti correlati a uno specifico effetto sul controllo del peso, sulla digestione, sulle prestazioni sportive. Bocciate tutte le indicazioni in cui le informazioni date non permettono di stabilire una correlazione fra l’alimento e l’effetto promesso. Risultato: un claim salutistico su cinque passa l’analisi dell’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che ha terminato la valutazione sull’ultimo gruppo di indicazioni funzionali generiche.

I claim esaminati sono quelli relativi alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari – riguardano il ruolo svolto da determinate sostanze per la crescita e lo sviluppo dell’organismo, le funzioni psicologiche o comportamentali, il dimagrimento o il controllo del peso o la riduzione dello stimolo della fame, l’energia apportata dal regime alimentare.

La pubblicazione della serie finale di 35 valutazioni – spiega in una nota l’Efsa – è il culmine di oltre tre anni di lavoro da parte degli esperti: a partire dal 2008 il gruppo scientifico NDA (che si occupa di prodotti dietetici, nutrizione e allergie) "ha valutato 2 758 indicazioni funzionali generiche riguardanti gli alimenti per stabilire se alla loro base vi fossero evidenze scientifiche solide, assistendo in tal modo la Commissione europea e gli Stati membri nello stabilire un elenco di indicazioni autorizzate sui cibi. Le indicazioni approvate consentiranno ai consumatori europei di compiere scelte più informate per la propria alimentazione". I risultati delle valutazioni sono stati favorevoli quando vi erano prove sufficienti a sostegno delle indicazioni.

Disco verde per un’indicazione su cinque. In particolare, sono state promosse quelle che riguardavano i seguenti campi: vitamine e minerali; fibre dietetiche specifiche relative al controllo della glicemia, al colesterolo nel sangue, o alla gestione del peso corporeo; colture di fermenti lattici vivi e digestione del lattosio; effetti antiossidanti dei polifenoli nell’olio di oliva; noci e miglioramento della funzione dei vasi sanguigni; pasti sostitutivi e controllo del peso; acidi grassi e funzionalità cardiaca; il ruolo di una gamma di prodotti sostitutivi dello zucchero (come il sorbitolo e lo xilitolo) nel mantenere la mineralizzazione dei denti o abbassare l’aumento dei livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti; bevande contenenti carboidrati-elettroliti/creatina e prestazioni sportive.

Disco rosso e parere sfavorevole per tutti quei claim nei quali le informazioni non hanno permesso di stabilire una correlazione fra il cibo e l’effetto promosso. I motivi riguardano dunque la mancanza di informazioni atte a individuare la sostanza su cui si fondava l’indicazione (per esempio indicazioni su "probiotici" o "fibra alimentare" senza specificare quale fibra in particolare); la mancanza di prove che l’effetto vantato fosse davvero benefico, come per l’indicazione generica "proprietà antiossidanti" ed "eliminazione dell’acqua" per via renale; mancanza di precisione sull’indicazione – quando ad esempio si usano parole quali "energia" e "vitalità", o indicazioni sulla salute delle donne o l’energia mentale. Altre bocciature sono legate alla mancanza di studi sull’uomo e a indicazioni riferite genericamente a "frutta e verdura" e "prodotti lattiero-caseari" considerate troppo ampie per essere associate a effetti specifici.

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