TUTELA CONSUMATORI. Codacons e Adiconsum con i cittadini per recuperare l’Iva sulla tassa rifiuti
Sono già 30.000 gli utenti che hanno contattato il Codacons e avviato le procedure per chiedere indietro l’Iva ingiustamente pagata sulla tassa rifiuti. Numerose le richieste di chiarimento da parte dei consumatori ricevute anche da Adiconsum. Dopo la sentenza di ieri della Corte di Cassazione circa la possibilità per i cittadini italiani di recuperare l’Iva pagata negli ultimi dieci anni sui rifiuti, sono arrivate già numerosissime le adesioni alle iniziative delle associazioni dei consumatori.
La Corte ha, infatti, precisato che la tassa sui rifiuti è appunto una tassa e non una tariffa. Per questo, in linea con l’orientamento comunitario, sulla tassa sui rifiuti non può essere applicata l’Iva. Sono circa 20 milioni le famiglie italiane che negli ultimi dieci anni hanno pagato l’Iva sulla tassa sui rifiuti e adesso hanno diritto al risarcimento.
Intanto il Codacons fa sapere che l’Agenzia delle Entrate, per contrastare le giuste istanze degli utenti, vista la massiccia adesione, "ha diffuso notizie volte a scoraggiare quanti intendano aderire all’azione legale, citando altre sentenze superate dalla decisione della Corte di Cassazione che apre la strada ai rimborsi".
L’associazione dei consumatori, al fine di chiarire le basi giuridiche dell’azione e tranquillizzare i cittadini in merito alla possibilità di veder accolti i propri ricorsi, ha pubblicato sul blog www.carlorienzi.it una dettagliata spiegazione in risposta alla difesa dell’Agenzia delle Entrate, e invita gli utenti ad aderire all’iniziativa inviando una mail all’indirizzo ivarifiuti@codacons.it
Adiconsum precisa che soltanto una sentenza della Cassazione a Sezioni Unite potrà portare chiarezza sulla controversa questione. Purtroppo, ricorda Adiconsum, l’iter per ottenere l’eventuale riconoscimento del diritto al rimborso dell’Iva si snoda attraverso le seguenti fasi:
- richiesta scritta di rimborso dell’Iva pagata all’azienda;
- ricorso presso la Commissione tributaria provinciale in caso di mancata risposta e-o diniego
- ricorso presso la Commissione tributaria regionale in caso di diniego in I istanza;
- ricorso in Cassazione in caso di diniego in II istanza.
"L’iter è lungo (si stimano circa 5-6 anni) e dall’esito incerto. Inoltre – aggiunge Adiconsum – la pronuncia positiva delle Commissioni può essere impugnata dalla controparte.