Trasporto marittimo, cosa fare in caso di disservizi (Foto Pixabay)

Disservizi nel trasporto marittimo, MDC: vacanze a rischio per migliaia di viaggiatori

Le testimonianze raccolte dal MDC riportano situazioni critiche per i disservizi nel trasporto marittimo. Numerosi passeggeri hanno denunciato ritardi prolungati, spesso non comunicati in modo tempestivo, e condizioni igieniche decisamente al di sotto degli standard accettabili

Il Movimento Difesa del Cittadino contro i numerosi disservizi che stanno affliggendo il trasporto marittimo, compromettendo le vacanze di migliaia di viaggiatori. Nonostante l’aumento delle tariffe dei traghetti del 6,3% rispetto al 2023, il trasporto via mare continua a essere una scelta popolare per molti italiani durante il periodo estivo. I disagi legati ai frequenti ritardi e alle pessime condizioni a bordo stanno comunque causando notevoli difficoltà ai passeggeri.

Le testimonianze raccolte dal MDC riportano situazioni critiche. Numerosi passeggeri hanno denunciato ritardi prolungati, spesso non comunicati in modo tempestivo, e condizioni igieniche decisamente al di sotto degli standard accettabili. Questi problemi non solo hanno rovinato le vacanze di molti, ma hanno anche messo in luce una gestione inadeguata da parte delle compagnie di navigazione.

Quali sono i diritti dei passeggeri?

L’avvocato Francesco Luongo, portavoce esperto del MDC, ha voluto ricordare i diritti che spettano ai passeggeri marittimi secondo il Regolamento UE n. 1177/2010:  “In caso di ritardo alla partenza o di cancellazione di una nave, i passeggeri devono essere informati tempestivamente, ovvero non oltre i 30 minuti successivi all’orario di partenza inizialmente stabilito”, ha dichiarato Luongo. “Devono inoltre essere informati riguardo al nuovo orario di partenza o arrivo e, se necessario, sui collegamenti alternativi.”

Luongo ha anche sottolineato che, in caso di ritardo superiore a 90 minuti o di cancellazione, il vettore è obbligato a offrire gratuitamente ai passeggeri spuntini, pasti o bevande in relazione alla durata dell’attesa e alla disponibilità di tali servizi nel terminale portuale.

Se il ritardo richiede un pernottamento, il vettore deve provvedere a una sistemazione gratuita fino a un massimo di tre notti, con un limite di 80 euro a notte, escluso il costo del trasporto tra il terminale e la struttura di pernottamento.

Misure per passeggeri con disabilità

Il Regolamento UE stabilisce anche diritti specifici per i passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta, prevedendo misure aggiuntive per garantire il loro comfort e sicurezza durante i viaggi. In caso di ritardo superiore a 90 minuti, i passeggeri hanno il diritto di scegliere tra un trasporto alternativo verso la destinazione finale o il rimborso del biglietto, incluso il trasporto gratuito verso il punto di partenza, se necessario.

In caso di ritardi significativi all’arrivo, il passeggero ha diritto a una compensazione economica proporzionata alla durata del ritardo. La compensazione può variare dal 25% al 50% del prezzo del biglietto, a seconda dell’entità del ritardo. Inoltre, il reclamo deve essere presentato al vettore entro due mesi dalla data in cui il servizio è stato prestato o avrebbe dovuto essere prestato, e il vettore è tenuto a rispondere entro un mese dal ricevimento del reclamo.


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