Ryanair, Antitrust: la compagnia rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in (Foto Pixabay)

Ryanair rimborserà i consumatori per i costi extra del check-in. La compagnia aerea, attraverso una serie di impegni accolti dall’Autorità Antitrust, rimborserà integralmente, per un importo di 55 euro pari all’intero costo del check in fatto in aeroporto, tutti i consumatori che, tra il 2021 e il 2023, hanno inviato un reclamo alla società non conoscendo le condizioni applicabili al check-in online.

È il frutto dell’attività dell’Antitrust che ha chiuso appunto con impegni l’istruttoria avviata verso Ryanair per possibile pratica commerciale scorretta. L’Autorità, informa una nota, aveva contestato le informazioni fornite sulle condizioni applicabili al check-in online e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online. Ryanair si è impegnata a rimborsare oltre un milione e mezzo di euro ai consumatori che hanno sostenuto costi extra del check-in.

Ryanair e il rimborso ai consumatori

Secondo quanto contestato in sede di avvio, spiega l’Antitrust, “le indicazioni fornite dalla compagnia aerea sulle condizioni applicabili al check-in online potevano risultare ingannevoli, perché non informavano adeguatamente i consumatori sul periodo di disponibilità del servizio e sul possibile aggravio di costi in caso di mancato check-in online entro il termine di scadenza fissato da Ryanair”.

L’Antitrust aveva poi trovato che, alla prenotazione di un biglietto aereo di andata e ritorno, se l’utente avesse selezionato l’opzione priorità e bagaglio a mano, questa veniva automaticamente estesa ad entrambe le tratte.

Gli impegni prevedono il rimborso integrale da parte di Ryanair. Inoltre, spiega l’Autorità, tutti i consumatori che nello stesso periodo hanno effettuato prenotazioni di un volo (che sono state in totale oltre 100.000) e il check-in in aeroporto, pagando il relativo supplemento, riceveranno un ristoro di 15 euro o, in alternativa, un voucher del valore di 20 euro utilizzabile per acquistare servizi di Ryanair. Considerando le oltre 100.000 prenotazioni – che corrispondono almeno a oltre 100.000 consumatori – la cifra che la società si è impegnata a rimborsare si aggira intorno al milione e mezzo di euro.

Ryanair si è poi impegnata a modificare le modalità di selezione dell’opzione priorità e bagaglio a mano, così da consentire agli utenti la selezione disgiunta dello stesso servizio nei viaggi di andata e ritorno e la visualizzazione del relativo differente prezzo unitario, nonché a rimborsare i consumatori che avevano presentato un reclamo a riguardo. Altro impegno di Ryanair è quello di modificare il sito web, l’app e il testo della mail di conferma della prenotazione per integrare le informazioni sulla finestra temporale entro cui il passeggero può effettuare il check-in online gratuitamente e sugli eventuali costi relativi allo svolgimento del servizio di check-in in aeroporto.

I Consumatori fra richiesta di sanzioni e di indagini su extra-costi

«Bene, si tratta certo di un’ottima notizia. Avremmo preferito, però, che oltre ai rimborsi ci fosse anche una sanzione, pur se ridotta per via degli indennizzi ottenuti – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – La chiusura con impegni spesso non ha efficacia deterrente, cosa importante anche per prevenire futuri illeciti e non solo per rimediare ad essi. Troppe le istruttorie o i provvedimenti che l’Antitrust ha dovuto aprire in questi anni nei confronti di Ryanair. Senza contare che le multe sono un segnale anche nei confronti delle altre compagnie aeree».

Il Codacons accoglie con favore la decisione ma punta i riflettori anche sulle “anomalie” e sui costi extra che fanno lievitare i prezzi dei biglietti aerei. L’associazione sollecita un’indagine estesa sulle pratiche commerciali delle compagnie low cost. Spiega il Codacons che nell’acquisto di un biglietto aereo di andata e ritorno alcuni operatori “sembrano impedire la possibilità di imbarcare un bagaglio a pagamento solo per il volo di andata, e addebitano automaticamente la spesa relativa al bagaglio anche per il viaggio di ritorno”.

“Le troppe anomalie nel settore del trasporto aereo e dei balzelli imposti agli utenti per servizi accessori vari connessi ai voli, fanno salire enormemente il costo dei biglietti, e a volte arrivano a costare più del volo stesso – aggiunge il Codacons – Per questo serve massima trasparenza e una indagine a tappeto volta a garantire massima trasparenza ai viaggiatori”.

Assoutenti: emergenza caro-voli per Natale

“La vera emergenza in tema di trasporto aereo è l’impennata delle tariffe che si verificherà in occasione delle prossime feste di Natale, e sulla quale l’Antitrust farebbe bene a puntare il proprio faro”, afferma Assoutenti.

«Gli extra-costi applicati dalle compagnie aeree in fase di acquisto di un biglietto varranno nel 2024 a livello mondiale 124 miliardi di euro, e rappresentano una giungla pericolosa per i consumatori – spiega il presidente Gabriele Melluso – Tra balzelli per bagaglio a mano, ingressi prioritari, scelta del posto a sedere, coperture assicurative varie, chi si appresta ad acquistare un volo è bersagliato da servizi accessori a pagamento non sempre trasparenti e che rappresentano un enorme business per le compagnie low cost. A tale situazione si aggiunge il rischio di rincari abnormi delle tariffe nel prossimo periodo natalizio, alimentato dagli algoritmi usati dai vettori aerei, una emergenza rimasta irrisolta e a cui andrebbe trovata una soluzione urgente».


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)