E’ stata un successo la petizione popolare promossa da Federconsumatori e dal comitato Mò Bast contro il caro Rc auto che miete vittime soprattutto tra gli automobilisti del sud Italia. Le 73mila firme raccolte hanno dato impulso all’azione europea come confermano le parole di Erminia Mazzoni, presidente della Commissione Europea per le petizioni: “I dati presentati dai firmatari sono inoppugnabili. C’è un principio di competenza nazionale italiana, ma a monte c’è una legislazione comunitaria non recepita correttamente, o pienamente, o comunque non correttamente applicata in Italia. In tutti e tre i casi deve intervenire l’Unione Europea. In quale fattispecie di caso dobbiamo capirlo noi. E’ auspicabile, comunque, chiedere chiarimenti a Isvap e Antitrust sul perché in Italia assicurarsi funzioni così”. Non potevano non essere soddisfatti il Presidente di Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo, e il Vice Presidente Federconsumatori Nazionale, Francesco Avallone, impegnati contro la discriminazione di cui sono vittime gli automobilisti del sud. La storia è ormai nota: assicurarsi al Sud costa, a parità di status, anche il triplo rispetto al Nord. In una situazione in cui le compagnie spadroneggiano, questo può significare anche che un neopatentato meridionale 18enne debba sborsare 3000 euro per assicurarsi la prima volta. I promotori della petizione, che si avvia ora verso l’accertamento dell’infrazione (diversamente da molte altre petizioni che vengono, invece, respinte), fanno sapere che “inonderanno il Parlamento europeo di firme ancora per altro molto tempo e non smetteranno finché non verrà riconosciuto il diritto ad assicurarci”.


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